Berlusconi, la Corte di Strasburgo esaminerà il suo ricorso

Cronaca

Come annunciato dall’avvocato Longo, i giudici valuteranno l’esposto presentato dall’ex premier sulla "violazione del giusto processo" dopo la condanna a 4 anni nel processo Mediaset. Ghedini: "Sarà esaminato anche il ricorso contro la legge Severino"

La Corte europea dei diritti dell'uomo di Strasburgo "ha dichiarato ammissibile" uno dei ricorsi presentati da Silvio Berlusconi contro la condanna per il caso Mediaset, come ha annunciato l’avvocato Pietro Longo. Il legale ha spiegato che la Corte "esaminerà il ricorso sulla violazione del giusto processo" in merito alla condanna definitiva a 4 anni per frode fiscale. Potrebbe essere questa la "sorpresa" che il leader di Forza Italia aveva preannunciato ai suoi fedelissimi e che aveva portato a prefigurare una sua nuova "discesa in campo". L'auspicio dell’ex premier, infatti, è che la Corte europea gli restituisca presto quella agibilità politica persa dopo l'estromissione dal Senato e l'interdizione dai pubblici uffici.
Al Corriere della Sera, l’avvocato Niccolò Ghedini, fedelissimo di Berlusconi, rivela che anche l’esposto contro la legge Severino sarà valutato da Strasburgo.

La condanna e i servizi sociali - A causa della condanna nel processo Mediaset, confermata dalla Cassazione il primo agosto dello scorso anno, l'ex premier sta scontando un anno di pena all'affidamento in prova ai servizi sociali: per quattro ore a settimana svolge attività di assistenza agli anziani nell'istituto “Sacra Famiglia” di Cesano Boscone in provincia di Milano. I rimanenti tre anni di condanna sono stati cancellati dall'indulto. Ma ciò che pesa più a Berlusconi è la conseguente impossibilità di ricoprire cariche pubbliche che, come più volte ha spiegato a chi gli è vicino, Berlusconi legge come una ingiustizia che gli lega le mani dal punto di vista politico a tutto vantaggio dei suoi nemici a sinistra.

Incerti i tempi dell'udienza - Nei mesi scorsi, altri ricorsi presentati dalla difesa del leader di Forza Italia a Strasburgo non erano stati ammessi all'esame. Stavolta, invece, il ricorso per la asserita "violazione delle regole del giusto processo", stando a quanto riferito dall'avvocato Longo, verrà "esaminato" dalla Corte in un'udienza ancora da fissare.
I tempi non sono brevi ma, in ogni caso, rappresentano un forte segnale politico per il centrodestra e non solo. Intanto, si attende l'ufficializzazione da parte della Corte europea dei diritti umani per conoscere meglio tempi e dispositivo del ricorso anche per comprendere bene quali scenari giudiziari potrebbero aprirsi. Infatti la Corte europea dei diritti umani non ha per ora comunicato al governo italiano l'accettazione di alcun ricorso presentato da Silvio Berlusconi.

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