La Giunta regionale della Basilicata ha aperto un’inchiesta sul decesso di una donna di 71 anni durante un’operazione al cuore. La Polizia ha acquisito il file con la conversazione shock in cui un uomo, probabilmente un medico, dice: “L’abbiamo uccisa”
Anche la Regione Basilicata indaga sulla morte di una donna di 71 anni durante un intervento in cardiochirurgia, nell'ospedale S. Carlo di Potenza. Su proposta dell'assessore alle Politiche della persona, Flavia Franconi, la Giunta regionale ha istituito una Commissione ispettiva "per verifica amministrativa presso l'azienda ospedaliera San Carlo di Potenza", che indagherà, si legge in una nota, "sull'intera vicenda correlata all'episodio di ricovero avvenuto in data 28 maggio 2013 nell'unità operativa di Cardiochirurgia della stessa struttura sanitaria". Già lo scorso lunedì la Regione aveva chiesto al direttore generale dell'ospedale l'avvio, con la "massima urgenza e dovuta scrupolosità", di un'indagine sugli avvenimenti. La deliberazione è stata notificata sia alla direzione generale del San Carlo, sia alla commissione. A Potenza sono al lavoro anche gli ispettori inviati dal ministro della Salute, Beatrice Lorenzin.
Sospesi 5 medici – Per la morte della 71enne ieri, mercoledì 3 settembre, sono stati sospesi cinque medici dal direttore generale dell'azienda ospedaliera San Carlo di Potenza. Sempre ieri la Polizia ha acquisito il file audio che nei giorni scorsi il sito web Basilicata24 ha pubblicato, e che contiene la conversazione, apparentemente tra due medici che farebbero riferimento alla morte della donna, e dal quale emergerebbe una colpa professionale, con successivi tentativi degli stessi medici di nasconderla. Il cardiochirurgo che ha registrato quella che sembrerebbe essere una "confessione" di un collega presente quel giorno in sala operatoria (e già allontanato dal servizio) è stato sospeso per 30 giorni. Gli altri sospesi - ma solo dalle attività chirurgiche - sono il primario della cardiochirurgia, due cardiochirurghi, un anestesista e un infermiere, tutti presenti nella sala operatoria il giorno dell'operazione al cuore alla donna.
Il file audio al centro delle indagini - All'inizio del 2014, sulla base di un esposto anonimo, la Procura di Potenza aveva già aperto un'inchiesta coordinata dalla pm Anna Gloria Piccinini, la quale ha anche disposto un'autopsia (l'esito non è stato ancora depositato). Le indagini sono ancora in corso, e gli investigatori stanno analizzando il contenuto del file audio. Secondo quanto si è appreso, la traccia sarebbe stata tagliata, ma resta ancora da accertare quando sia avvenuto il taglio, ovvero se prima o dopo la consegna al sito web. I magistrati, inoltre, intendono verificare quando e dove la "traccia" sia stata registrata, e soprattutto l'identità delle due voci. Nella prima parte dello "sfogo" un uomo, probabilmente un chirurgo, ammette di aver "lasciato ammazzare deliberatamente" la donna, e nella seconda (intervallata da alcuni secondi di silenzio, forse dopo un'interruzione) lascia intravedere scontri e veleni nel reparto, con riferimenti a coperture sul decesso e a "ombrelli politici" che riguarderebbero - secondo "Basilicata24" - anche il primario, che il medico "terrebbe in scacco" per quanto accaduto. Ma i contorni della registrazione sono ancora tutti da chiarire.
Sospesi 5 medici – Per la morte della 71enne ieri, mercoledì 3 settembre, sono stati sospesi cinque medici dal direttore generale dell'azienda ospedaliera San Carlo di Potenza. Sempre ieri la Polizia ha acquisito il file audio che nei giorni scorsi il sito web Basilicata24 ha pubblicato, e che contiene la conversazione, apparentemente tra due medici che farebbero riferimento alla morte della donna, e dal quale emergerebbe una colpa professionale, con successivi tentativi degli stessi medici di nasconderla. Il cardiochirurgo che ha registrato quella che sembrerebbe essere una "confessione" di un collega presente quel giorno in sala operatoria (e già allontanato dal servizio) è stato sospeso per 30 giorni. Gli altri sospesi - ma solo dalle attività chirurgiche - sono il primario della cardiochirurgia, due cardiochirurghi, un anestesista e un infermiere, tutti presenti nella sala operatoria il giorno dell'operazione al cuore alla donna.
Il file audio al centro delle indagini - All'inizio del 2014, sulla base di un esposto anonimo, la Procura di Potenza aveva già aperto un'inchiesta coordinata dalla pm Anna Gloria Piccinini, la quale ha anche disposto un'autopsia (l'esito non è stato ancora depositato). Le indagini sono ancora in corso, e gli investigatori stanno analizzando il contenuto del file audio. Secondo quanto si è appreso, la traccia sarebbe stata tagliata, ma resta ancora da accertare quando sia avvenuto il taglio, ovvero se prima o dopo la consegna al sito web. I magistrati, inoltre, intendono verificare quando e dove la "traccia" sia stata registrata, e soprattutto l'identità delle due voci. Nella prima parte dello "sfogo" un uomo, probabilmente un chirurgo, ammette di aver "lasciato ammazzare deliberatamente" la donna, e nella seconda (intervallata da alcuni secondi di silenzio, forse dopo un'interruzione) lascia intravedere scontri e veleni nel reparto, con riferimenti a coperture sul decesso e a "ombrelli politici" che riguarderebbero - secondo "Basilicata24" - anche il primario, che il medico "terrebbe in scacco" per quanto accaduto. Ma i contorni della registrazione sono ancora tutti da chiarire.