Il corpo del piccolo è stato recuperato a Cusio, quello di sua mamma qualche ora dopo in un dirupo. A dare il primo allarme un pastore. I due si sarebbero accampati in una tenda in montagna in un posto inadatto al campeggio
Il bambino avrebbe compiuto 10 anni il prossimo febbraio. Il suo cadavere, con ferite e tagli, è stato trovato giovedì poco prima di mezzanotte in un campo sul monte Avaro, a Cusio, in alta Valle Brembana. Qualche ora più tardi, alle 13, i soccorritori hanno trovato anche il corpo di sua madre in un dirupo nella stessa zona impervia del Bergamasco, a quasi 1.900 metri di quota.
Al momento l'ipotesi che sembra prevalere è che la donna abbia ucciso il bambino utilizzando un'arma impropria, forse un oggetto contundente, e poi si sia uccisa. Secondo L'Eco di Bergamo, soffriva di depressione da qualche tempo ed era seguita anche dai Servizi sociali.
Il primo a comprendere che qualcosa non andava sul monte Avaro è stato un pastore della Valtellina. Giovedì mattina aveva notato una tenda turchese piazzata in un prato, in una zona non ideale per un campeggio e con all'interno una luce accesa, a circa 20 minuti a piedi dal rifugio del monte Avaro, accanto al sentiero che porta a Ca' San Marco. Nel tardo pomeriggio, ripassando dalla stessa zona, il pastore ha visto di nuovo la tenda con il lume: è entrato a guardare e trovato due zaini, il bugiardino di un farmaco antidepressivo e un cellulare. Dalla rubrica ha chiamato la madre della donna che, preoccupata, gli ha chiesto di avvertire i carabinieri. Immediate le ricerche, che hanno visti impegnati i vigili del fuoco con l'unità cinofila, i carabinieri di Zogno, i volontari del Soccorso alpino e l'elicottero del 118. Alle 23 il ritrovamento del cadavere del bambino, venerdì quello della madre. Ma la duplice tragedia potrebbe risalire alla serata di mercoledì. Già prima del ritrovamento del cadavere della mamma, il pm Raffaella Latorraca aveva aperto un fascicolo per omicidio. È stata disposta l'autopsia sul corpo di mamma e figlio.
Al momento l'ipotesi che sembra prevalere è che la donna abbia ucciso il bambino utilizzando un'arma impropria, forse un oggetto contundente, e poi si sia uccisa. Secondo L'Eco di Bergamo, soffriva di depressione da qualche tempo ed era seguita anche dai Servizi sociali.
Il primo a comprendere che qualcosa non andava sul monte Avaro è stato un pastore della Valtellina. Giovedì mattina aveva notato una tenda turchese piazzata in un prato, in una zona non ideale per un campeggio e con all'interno una luce accesa, a circa 20 minuti a piedi dal rifugio del monte Avaro, accanto al sentiero che porta a Ca' San Marco. Nel tardo pomeriggio, ripassando dalla stessa zona, il pastore ha visto di nuovo la tenda con il lume: è entrato a guardare e trovato due zaini, il bugiardino di un farmaco antidepressivo e un cellulare. Dalla rubrica ha chiamato la madre della donna che, preoccupata, gli ha chiesto di avvertire i carabinieri. Immediate le ricerche, che hanno visti impegnati i vigili del fuoco con l'unità cinofila, i carabinieri di Zogno, i volontari del Soccorso alpino e l'elicottero del 118. Alle 23 il ritrovamento del cadavere del bambino, venerdì quello della madre. Ma la duplice tragedia potrebbe risalire alla serata di mercoledì. Già prima del ritrovamento del cadavere della mamma, il pm Raffaella Latorraca aveva aperto un fascicolo per omicidio. È stata disposta l'autopsia sul corpo di mamma e figlio.
