Il bel Renè, condannato a 4 ergastoli, è stato sorpreso a Milano a rubare boxer, cesoie e del concime per piante, per un valore di circa 70 euro. Giudizio per direttissima: convalida dell'arresto e sospensione temporanea del regime di semilibertà
Renato Vallanzasca torna in carcere. L’uomo, protagonista delle cronache criminali negli anni Settanta e Ottanta e condannato a quattro ergastoli, è stato sorpreso a rubare merci di scarso valore in un supermercato di Milano. Arrestato dai carabinieri, è stato processato per direttissima. Il giudice, insieme al collega del Tribunale di sorveglianza, ha deciso di convalidare l'arresto e sospendere temporaneamente il regime di semilibertà. Vallanzasca, che stava scontando la pena nella Casa di Reclusione di Bollate e poteva uscire per lavorare, era in permesso premio per tre giorni.
Nel bottino due paia di boxer - Venerdì 13 giugno, intorno alle 20, Vallanzasca è stato sorpreso da un addetto antitaccheggio mentre cercava di allontanarsi da un supermercato dopo avere sottratto dei prodotti. Il bel Renè, secondo quanto si è saputo, avrebbe pagato correttamente degli alimentari ma avrebbe nascosto in una borsa due paia di boxer, un paio di cesoie e del concime per piante, per un valore di circa 70 euro. "Vedrete che casino verrà fuori adesso", avrebbe detto Vallanzasca agli addetti alla sicurezza del negozio, che non lo avevano riconosciuto. La frase è stata considerata dai magistrati una minaccia e per questo è stato convalidato per direttissima l'arresto per rapina impropria, accusa contestata dal bel Renè.
Nel bottino due paia di boxer - Venerdì 13 giugno, intorno alle 20, Vallanzasca è stato sorpreso da un addetto antitaccheggio mentre cercava di allontanarsi da un supermercato dopo avere sottratto dei prodotti. Il bel Renè, secondo quanto si è saputo, avrebbe pagato correttamente degli alimentari ma avrebbe nascosto in una borsa due paia di boxer, un paio di cesoie e del concime per piante, per un valore di circa 70 euro. "Vedrete che casino verrà fuori adesso", avrebbe detto Vallanzasca agli addetti alla sicurezza del negozio, che non lo avevano riconosciuto. La frase è stata considerata dai magistrati una minaccia e per questo è stato convalidato per direttissima l'arresto per rapina impropria, accusa contestata dal bel Renè.