1,2 miliardi di euro in tre anni è la cifra chiesta dal dicastero alle due case farmaceutiche in relazione alla vicenda del presunto "cartello" per incentivare l'uso del farmaco più costoso Lucentis, rispetto ad un altro di pari efficacia
Una richiesta di risarcimento danni pari a 1,2 miliardi di euro in tre anni. E' quella fatta dal ministero della Salute alle aziende farmaceutiche Novartis e Roche per la vicenda relativa l'ipotesi di 'cartello' tra i due colossi del farmaco, a fini economici, per incentivare l'utilizzo di un farmaco per gli occhi più costoso, Lucentis, rispetto ad un altro di pari efficacia, Avastin, meno costoso ma utilizzato fuori dalle indicazioni previste.
La richiesta a Novartis e Roche “per il risarcimento di tutti i danni patrimoniali (circa 45 milioni nel 2012, 540 milioni nel 2013 e 615 milioni nel 2014) e non patrimoniali arrecati illecitamente al SSN" si aggiunge ai 180 milioni di multa comminati dall'Antitrust alle aziende per la stessa vicenda. Intanto, Roche e Novartis hanno oggi rinunciato a richiedere la sospensiva della multa erogata due mesi fa dall'Antitrust per la contrapposizione Avastin versus Lucentis, messa in discussione presso il TAR del Lazio.
La motivazione della decisione è chiarita dalla stessa Novartis in una nota: "Presentare istanza di sospensiva della decisione adottata dall'Antitrust è una facoltà processuale delle parti; Novartis ha deciso autonomamente di rinunciare a discutere tale istanza di sospensiva poiché interessata a giungere ad una definizione sul merito del giudizio circa la illegittimità della decisione assunta dall'Antitrust in tempi brevi, considerata la rilevanza e la complessità del caso".
La richiesta a Novartis e Roche “per il risarcimento di tutti i danni patrimoniali (circa 45 milioni nel 2012, 540 milioni nel 2013 e 615 milioni nel 2014) e non patrimoniali arrecati illecitamente al SSN" si aggiunge ai 180 milioni di multa comminati dall'Antitrust alle aziende per la stessa vicenda. Intanto, Roche e Novartis hanno oggi rinunciato a richiedere la sospensiva della multa erogata due mesi fa dall'Antitrust per la contrapposizione Avastin versus Lucentis, messa in discussione presso il TAR del Lazio.
La motivazione della decisione è chiarita dalla stessa Novartis in una nota: "Presentare istanza di sospensiva della decisione adottata dall'Antitrust è una facoltà processuale delle parti; Novartis ha deciso autonomamente di rinunciare a discutere tale istanza di sospensiva poiché interessata a giungere ad una definizione sul merito del giudizio circa la illegittimità della decisione assunta dall'Antitrust in tempi brevi, considerata la rilevanza e la complessità del caso".