L'esame della paraffina non basta. Necessari altri accertamenti sulla pistola che ha colpito Ciro Esposito. Critiche le condizioni del ferito. Daspo per 5 anni a Genny 'a Carogna. Saviano a Sky TG24: "Curve infiltrate da organizzazioni criminali"
Custodia cautelare in carcere per De Santis e per i due tifosi napoletani, indagati per rissa. E' la richiesta della Procura che indaga sugli scontri di sabato scorso prima della finale di Coppa Italia. Intanto, viene disposto il daspo per 5 anni per Genny a' carogna. Questi, in sintesi, i primi provvedimenti in risposta ai fatti del 3 maggio (le foto) mentre restano critiche le condizioni di Ciro Esposito, il giovane tifoso del Napoli ferito da un colpo di pistola ("le sue condizioni sono ancora critiche" dice la mamma a Sky TG24).
Stub su ultrà negativo, ma resta indagato - Scagionato dallo stub, ma inchiodato da tre testimoni. Daniele De Santis resta per Procura e Questura colui che sabato scorso, prima della finale di Coppa Italia, ha impugnato la pistola e sparato contro i supporter bianco-celesti. Per questo resta indagato per tentato omicidio nonostante l'esame scientifico non abbia fornito la prova incontrovertibile della sua responsabilità. Lo stub, un esame strumentale e irripetibile, ha sì rilevato tracce sparse sulla mano destra di particelle di polvere da sparo, ma non in quantità sufficiente a stabilire se l'ex ultrà romanista abbia utilizzato la pistola per fare fuoco. Dalla Questura affermano, in sostanza, che "l'esame eseguito è compatibile con materiale da sparo", materiale da sparo che potrebbe però coincidere anche con le bombe carta che De Santis avrebbe lanciato contro i napoletani.
La Procura chiede il carcere per De Santis - La Procura dunque non sposta il suo impianto accusatorio e chiede il carcere per De Santis: a inchiodarlo la testimonianza di tre tifosi azzurri presenti al momento della sparatoria e ritenuti attendibili. De Santis, per chi indaga, ha impugnato la Beretta 7,65 e ha esploso colpi nei confronti dei partenopei. E proprio sull'arma, dopo lo stub negativo, verranno effettuati ulteriori esami per cercare di individuare impronte digitali utili alle indagini. Oltre a De Santis, la Procura ha chiesto il carcere anche per i tifosi azzurri coinvolti ad eccezione di Ciro Esposito, le cui condizioni di salute restano gravi.
Critiche le condizioni di Esposito - La convalida dell'arresto, con permanenza però in una struttura sanitaria per motivi di salute, è stata sollecitata anche nei riguardi di Ciro Esposito, il 31enne che versa "in condizioni critiche" dopo essere stato nuovamente operato nella notte all'addome. "Stamattina va peggio, è stato operato d'urgenza al colon e i medici hanno detto che anche questa cosa può essere preoccupante. La situazione è seria", ha confermato la madre a SkyTG24.
Daspo per Genny 'a carogna - E la notte da protagonista all'Olimpico costa cara a Genny 'a carogna. Il capo dei Mastiffs della Curva A del Napoli incassa infatti il daspo di 5 anni e la denuncia per istigazione a delinquere, partecipazione a fatti di violenza e superamento di barriere. E' il pugno di ferro annunciato dal ministro dell'Interno, Angelino Alfano. La minaccia del Daspo - il divieto di accedere alle manifestazioni sportive - incombe anche su chi indosserà la maglietta 'Speziale libero', come avevano promesso di fare alcuni tifosi del Napoli per la partita con il Cagliari.
Alfano: "Nessuna trattativa coi violenti" - Intanto il ministro dell'Interno, Angelino Alfano, smentisce ancora una volta la trattativa con gli ultrà: "Nessuno - afferma - può immaginare che lo Stato abbia deciso insieme ai violenti se disputare o meno la partita". Le parole di Alfano arrivano dopo il monito del capo dello Stato Giorgio Napolitano rivolte alle società sportive "perché non trattino con i facinorosi".
Un quadro diverso emergerebbe però dalle carte della Figc citate da La Stampa secondo cui "dalle due o tre pagine del rapporto degli 007 della Figc, potrebbe emergere la minaccia di chi, l’ultrà, pretende di parlare con il suo capitano per cancellare dalle mosse della curva gesti tali da impedire lo svolgimento della partita fin dall’inizio" .
La cronaca della giornata
Stub su ultrà negativo, ma resta indagato - Scagionato dallo stub, ma inchiodato da tre testimoni. Daniele De Santis resta per Procura e Questura colui che sabato scorso, prima della finale di Coppa Italia, ha impugnato la pistola e sparato contro i supporter bianco-celesti. Per questo resta indagato per tentato omicidio nonostante l'esame scientifico non abbia fornito la prova incontrovertibile della sua responsabilità. Lo stub, un esame strumentale e irripetibile, ha sì rilevato tracce sparse sulla mano destra di particelle di polvere da sparo, ma non in quantità sufficiente a stabilire se l'ex ultrà romanista abbia utilizzato la pistola per fare fuoco. Dalla Questura affermano, in sostanza, che "l'esame eseguito è compatibile con materiale da sparo", materiale da sparo che potrebbe però coincidere anche con le bombe carta che De Santis avrebbe lanciato contro i napoletani.
La Procura chiede il carcere per De Santis - La Procura dunque non sposta il suo impianto accusatorio e chiede il carcere per De Santis: a inchiodarlo la testimonianza di tre tifosi azzurri presenti al momento della sparatoria e ritenuti attendibili. De Santis, per chi indaga, ha impugnato la Beretta 7,65 e ha esploso colpi nei confronti dei partenopei. E proprio sull'arma, dopo lo stub negativo, verranno effettuati ulteriori esami per cercare di individuare impronte digitali utili alle indagini. Oltre a De Santis, la Procura ha chiesto il carcere anche per i tifosi azzurri coinvolti ad eccezione di Ciro Esposito, le cui condizioni di salute restano gravi.
Critiche le condizioni di Esposito - La convalida dell'arresto, con permanenza però in una struttura sanitaria per motivi di salute, è stata sollecitata anche nei riguardi di Ciro Esposito, il 31enne che versa "in condizioni critiche" dopo essere stato nuovamente operato nella notte all'addome. "Stamattina va peggio, è stato operato d'urgenza al colon e i medici hanno detto che anche questa cosa può essere preoccupante. La situazione è seria", ha confermato la madre a SkyTG24.
Daspo per Genny 'a carogna - E la notte da protagonista all'Olimpico costa cara a Genny 'a carogna. Il capo dei Mastiffs della Curva A del Napoli incassa infatti il daspo di 5 anni e la denuncia per istigazione a delinquere, partecipazione a fatti di violenza e superamento di barriere. E' il pugno di ferro annunciato dal ministro dell'Interno, Angelino Alfano. La minaccia del Daspo - il divieto di accedere alle manifestazioni sportive - incombe anche su chi indosserà la maglietta 'Speziale libero', come avevano promesso di fare alcuni tifosi del Napoli per la partita con il Cagliari.
Alfano: "Nessuna trattativa coi violenti" - Intanto il ministro dell'Interno, Angelino Alfano, smentisce ancora una volta la trattativa con gli ultrà: "Nessuno - afferma - può immaginare che lo Stato abbia deciso insieme ai violenti se disputare o meno la partita". Le parole di Alfano arrivano dopo il monito del capo dello Stato Giorgio Napolitano rivolte alle società sportive "perché non trattino con i facinorosi".
Un quadro diverso emergerebbe però dalle carte della Figc citate da La Stampa secondo cui "dalle due o tre pagine del rapporto degli 007 della Figc, potrebbe emergere la minaccia di chi, l’ultrà, pretende di parlare con il suo capitano per cancellare dalle mosse della curva gesti tali da impedire lo svolgimento della partita fin dall’inizio" .
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