Emergenza maltempo nelle Marche, due morti a Senigallia

Cronaca

Esondazioni e allagamenti nell’anconetano e disagi in tutta la regione per le forti piogge. Decine di sfollati, migliaia senza luce, strade interrotte e caselli dell’A14 chiusi. Il governatore: “Situazione drammatica”. Allerta anche in Abruzzo. FOTO-VIDEO

Due morti, decine di sfollati, un centinaio di ragazzini bloccati per ore in una scuola prima che i vigili del fuoco riuscissero a portarli in salvo. Strade interrotte, i caselli dell'A14 chiusi. L'alluvione del Misa ha devastato Senigallia (GUARDA LE FOTO), in provincia di Ancona (MAPPA), ma la “bomba d'acqua” che si è abbattuta sulle Marche ha messo in ginocchio quasi tutta la regione: sono esondati i fiumi Esino, Cesano, il torrente Triponzio. L'onda di piena del Foglia ha destato apprensione nel Pesarese, mentre in provincia di Fermo si monitora l'Ete, che fece due morti nel 2011.

Due vittime a Senigallia - La situazione più critica è fra la Valesina e il Senigalliese. Qui ha perso la vita un anziano di 80 anni, Aldo Cicetti, trascinato via dalla corrente nella sua abitazione di Borgo Bicchia: era in cantina insieme alla moglie, e a differenza di lei non è riuscito a salvarsi. Non ce l'ha fatta invece ad essere trasportato in ospedale in tempo Nicola Rossi, 86 anni, colpito da un malore in casa, nel borgo di Pongelli. Le strade trasformate in fiumi di fango erano impraticabili per le ambulanze, e un medico che si è calato con un verricello da un'eliambulanza è arrivato quando ormai per il paziente non c'era più nulla da fare.

Soccorsi con i gommoni - Il dirigente regionale della Protezione civile ha parlato di possibili dispersi fin dalle prime ore del dramma, coordinando in condizioni proibitive - ponti telefonici in tilt, black-out elettrici, strade invase da frane - i soccorsi di centinaia di vigili del fuoco, volontari, uomini delle forze di polizia e della polizia municipale dal Centro operativo comunale delle Saline. Idrovore, gommoni e uomini di supporto sono arrivati anche dall'Emilia Romagna e dall'Abruzzo, la Croce Rossa ha mandato i suoi mezzi anfibi.

Studenti bloccati in una scuola - Drammatico il salvataggio di un centinaio di studenti dell'Istituto “Corinaldesi” di Senigallia, “murati” nella scuola da un fiume d'acqua alto oltre un metro, costretti a salire ai piani alti dell'edificio e raggiunti solo nel tardo pomeriggio dai camion dei vigili del fuoco, con i genitori in attesa in lacrime. Tre i punti di raccolta istituiti in altrettante scuole per chi è rimasto senza casa, o non può tornarvi a causa delle frane e del fango che fanno da tappo alle strade, anche del centro storico: la Scuola materna per l'infanzia in località Cannella, il Palazzetto dello Sport di Campo Boario, la Scuola media Marchetti in viale dei Gerani.

Spacca: chiederemo stato d’emergenza
- Straordinario, come sempre in una regione costretta a fronteggiare via via nel tempo calamità sismiche e dissesti idrogeologici, il lavoro dei soccorritori. Li ha ringraziati personalmente il governatore Gian Mario Spacca, che, al termine di un sopralluogo nelle aree più colpite, ha annunciato che chiederà al Consiglio dei ministri il riconoscimento dello stato di calamità.
Il presidente del Consiglio Matteo Renzi gli ha telefonato, assicurando "il tempestivo intervento del Governo nell'emergenza", e si tiene in continuo contatto con il capo della Protezione Civile Franco Gabrielli. Gli oltre 170 millimetri di pioggia caduti in poche ore hanno danneggiato strade, ponti, attività industriali e abitazioni private. Molti hanno perso perfino l'auto parcheggiata davanti casa, portata via dalla piena.

Maltempo anche per domenica - Un stima attendibile dei danni sarà possibile solo a partire da domani, sempre che il maltempo conceda una tregua. A preoccupare infatti sono le previsioni meteo, non proprio confortanti, e il vento contrario che soffia dal mare, e impedisce l'assorbimento delle masse d'acqua portate dai fiumi.
Il dipartimento della Protezione civile, in seguito all'evoluzione dei fenomeni meteorologici previsti, ha aggiornato e integrato l'allerta meteo già emesso indicando "criticità arancione per rischio idraulico e idrogeologico sull'Abruzzo, per le restanti ore di oggi e per domani (domenica 4 maggio, ndr)".

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