Daniele Cutrì, 23 anni, è stato fermato a casa della famiglia, in provincia di Milano. E' accusato di aver fatto parte del commando per liberare Domenico, ancora in fuga. In caserma anche la fidanzata di Antonino, l'altro fratello rimasto ucciso nel blitz
E' stato arrestato venerdì 7 febbraio Daniele Cutrì, 23 anni, fratello di Domenico, l'ergastolano evaso lunedì scorso davanti al Tribunale di Gallarate dopo un conflitto a fuoco. Daniele Cutrì è accusato di avere fatto parte del commando che ha assaltato gli agenti della polizia penitenziaria. All'operazione hanno partecipato sia i Carabinieri di Varese che quelli di Milano. Il giovane si trovava nella casa della famiglia, a Inveruno, in provincia di Milano e non avrebbe opposto resistenza alla vista dei militari.
Successivamente all'agguato era morto Antonino, un altro fratello. E nella serata di venerdì è stata fermata anche la fidanzata di quest'ultimo. La donna, Carlotta Di Lauro, scomparsa lunedì scorso assieme al figlio di 5 anni, è stata portata al comando provinciale dei carabinieri di Varese. Fidanzata di Antonino Cutrì, il fratello di Domenico, morto durante il blitz, si trovava nella casa dei genitori a Cuggiono (Milano).
E' attesa intanto per sabato 8 l'udienza di convalida per gli altri quattro arrestati. L'accusa è di procurata evasione, detenzione e porto d'armi da guerra comuni e illegali. Tre di loro erano stati fermati a Cellio nel Vercellese, il quarto a Napoli.
Il fratello non sarebbe morto per un colpo alle spalle - Intanto, da una prima analisi, sono emersi nuovi particolari sulla morte di Antonino Cutrì. A ucciderlo non sarebbe stato un colpo d'arma da fuoco sparato alle spalle. L'uomo era stato portato all'ospedale di Magenta dalla madre, ed era morto un paio d'ore dopo il ricovero. La madre dei Cutrì, Maria Antonietta Lantone aveva raccontato che nel pomeriggio di lunedì uno sconosciuto aveva suonato al citofono, avvertendola che il figlio stava male. Con lo sconosciuto, con un'auto risultata poi rubata, aveva portato Antonino in ospedale, dove poi era morto. Una risposta ai dubbi degli investigatori verrà fornita dall'autopsia.
Successivamente all'agguato era morto Antonino, un altro fratello. E nella serata di venerdì è stata fermata anche la fidanzata di quest'ultimo. La donna, Carlotta Di Lauro, scomparsa lunedì scorso assieme al figlio di 5 anni, è stata portata al comando provinciale dei carabinieri di Varese. Fidanzata di Antonino Cutrì, il fratello di Domenico, morto durante il blitz, si trovava nella casa dei genitori a Cuggiono (Milano).
E' attesa intanto per sabato 8 l'udienza di convalida per gli altri quattro arrestati. L'accusa è di procurata evasione, detenzione e porto d'armi da guerra comuni e illegali. Tre di loro erano stati fermati a Cellio nel Vercellese, il quarto a Napoli.
Il fratello non sarebbe morto per un colpo alle spalle - Intanto, da una prima analisi, sono emersi nuovi particolari sulla morte di Antonino Cutrì. A ucciderlo non sarebbe stato un colpo d'arma da fuoco sparato alle spalle. L'uomo era stato portato all'ospedale di Magenta dalla madre, ed era morto un paio d'ore dopo il ricovero. La madre dei Cutrì, Maria Antonietta Lantone aveva raccontato che nel pomeriggio di lunedì uno sconosciuto aveva suonato al citofono, avvertendola che il figlio stava male. Con lo sconosciuto, con un'auto risultata poi rubata, aveva portato Antonino in ospedale, dove poi era morto. Una risposta ai dubbi degli investigatori verrà fornita dall'autopsia.