Il bilancio diffuso dalla Polizia di Stato. Nessuna vittima, non accadeva dal 2010. Napoli è la città con il maggior numero di soccorsi, oltre 50. Seguono Bari e Roma. Sei persone investite dall'esplosione di alcuni petardi a Tivoli
Nessun morto e feriti stabili a 350 come nel Capodanno 2013, in netto calo rispetto ai 600 del 2012. E' quanto emerge dal bilancio della polizia. Ma le conseguenze dei botti restano comunque pesanti, anche a distanza di ore dal cuore dei festeggiamenti. Tra i feriti più gravi si registrano cinque persone, tra i 16 e i 46 anni, che nel pomeriggio del 1 gennaio a Tivoli (VIDEO), vicino Roma, hanno fatto esplodere petardi e fuochi d'artificio in una baracca. Un 23enne è stato trasferito d'urgenza all'ospedale Pertini di Roma, dove è stato intubato. Grave anche un 46enne, padre di uno dei minorenni. Almeno due avrebbero perso parte degli arti. Lievemente ferita una parente; la madre di uno dei minori è sotto shock.
Napoli la città con più feriti - I dati relativi agli incidenti verificatisi nel corso dei festeggiamenti della notte del 31 dicembre 2013 - 1 gennaio 2014 evidenziano, ancora una volta, come gli episodi più gravi debbano essere ricondotti all'uso sconsiderato di prodotti pirotecnici illegali. Tra i feriti si evidenzia in diminuzione il dato relativo ai minori di 12 anni che è di 43 (53 lo scorso anno) per un totale di 89 minori a fronte dei 93 complessivi dell'anno precedente. Napoli è la provincia con più feriti (50) seguita da Bari (26), Roma (23), L'Aquila (15), Salerno (15), Reggio Calabria (13), Caserta e Torino (10).
A Milano feriti 4 bimbi - A Milano due amichetti di 7 e 10 anni sono rimasti feriti: il primo ha raccolto un grosso petardo artigianale, che è esploso, e ha perso la mano destra. Sempre nel capoluogo lombardo altri due bimbi di 8 e 9 anni sono stati ricoverati con lesioni agli occhi e al volto e ustioni di primo grado.
In Campania, a Piedimonte Matese, il paesino colpito dalle scosse di terremoto di domenica scorsa, non tutti hanno osservato il divieto del sindaco a sparare fuochi d'artificio e una bambina di 6 anni ha riportato ustioni, per fortuna superficiali, ad arti e volto. A Napoli e provincia oltre 100 gli interventi dei Vigili del fuoco per spegnere gli incendi di cassonetti dei rifiuti, ma anche fiamme in appartamenti: l'operazione più impegnativa è stata portata a termine a San Giorgio a Cremano, dove in un vecchio stabile sono andati a fuoco plastiche e gomme. Dei 19 feriti in Calabria, otto sono minorenni, mentre a Lamezia Terme un uomo ha festeggiato l'arrivo del nuovo anno sparando un colpo di fucile che ha raggiunto al polpaccio la figlia di 9 anni. A Palermo un 14enne è stato ferito da un proiettile sparato dall'alto, quasi certamente da un balcone. Delle sei persone ferite a Bari dallo scoppio di petardi, due rischiano di perdere la vista.
Polizia: attenzione ai botti inesplosi - Un altro dato che merita di essere sottolineato è quello relativo alla produzione estemporanea di veri e propri prodotti esplodenti realizzati da soggetti che si improvvisano autentici "bombaroli" rendendo più difficili i controlli ed esponendo se stessi e gli altri a gravissimi pericoli. Un richiamo forte - raccomanda la polizia - viene fatto affinché si vigili anche in queste ore per evitare che eventuali botti inesplosi, lasciati incautamente per le vie, vengano maneggiati, specie dai bambini più piccoli.
Napoli la città con più feriti - I dati relativi agli incidenti verificatisi nel corso dei festeggiamenti della notte del 31 dicembre 2013 - 1 gennaio 2014 evidenziano, ancora una volta, come gli episodi più gravi debbano essere ricondotti all'uso sconsiderato di prodotti pirotecnici illegali. Tra i feriti si evidenzia in diminuzione il dato relativo ai minori di 12 anni che è di 43 (53 lo scorso anno) per un totale di 89 minori a fronte dei 93 complessivi dell'anno precedente. Napoli è la provincia con più feriti (50) seguita da Bari (26), Roma (23), L'Aquila (15), Salerno (15), Reggio Calabria (13), Caserta e Torino (10).
A Milano feriti 4 bimbi - A Milano due amichetti di 7 e 10 anni sono rimasti feriti: il primo ha raccolto un grosso petardo artigianale, che è esploso, e ha perso la mano destra. Sempre nel capoluogo lombardo altri due bimbi di 8 e 9 anni sono stati ricoverati con lesioni agli occhi e al volto e ustioni di primo grado.
In Campania, a Piedimonte Matese, il paesino colpito dalle scosse di terremoto di domenica scorsa, non tutti hanno osservato il divieto del sindaco a sparare fuochi d'artificio e una bambina di 6 anni ha riportato ustioni, per fortuna superficiali, ad arti e volto. A Napoli e provincia oltre 100 gli interventi dei Vigili del fuoco per spegnere gli incendi di cassonetti dei rifiuti, ma anche fiamme in appartamenti: l'operazione più impegnativa è stata portata a termine a San Giorgio a Cremano, dove in un vecchio stabile sono andati a fuoco plastiche e gomme. Dei 19 feriti in Calabria, otto sono minorenni, mentre a Lamezia Terme un uomo ha festeggiato l'arrivo del nuovo anno sparando un colpo di fucile che ha raggiunto al polpaccio la figlia di 9 anni. A Palermo un 14enne è stato ferito da un proiettile sparato dall'alto, quasi certamente da un balcone. Delle sei persone ferite a Bari dallo scoppio di petardi, due rischiano di perdere la vista.
Polizia: attenzione ai botti inesplosi - Un altro dato che merita di essere sottolineato è quello relativo alla produzione estemporanea di veri e propri prodotti esplodenti realizzati da soggetti che si improvvisano autentici "bombaroli" rendendo più difficili i controlli ed esponendo se stessi e gli altri a gravissimi pericoli. Un richiamo forte - raccomanda la polizia - viene fatto affinché si vigili anche in queste ore per evitare che eventuali botti inesplosi, lasciati incautamente per le vie, vengano maneggiati, specie dai bambini più piccoli.