I ragazzini si trovavano insieme ad altri coetanei sopra un escavatore manovrato dal padre di un 13enne che festeggiava il compleanno. L'uomo risulta indagato. Uno dei giovani rischia di perdere una gamba
Sono saliti a tre i bimbi finiti in ospedale in gravi condizioni dopo essere caduti dalla benna di un escavatore durante una festa di compleanno di un loro amichetto a Cuggiono, nel milanese. Già sabato sera due ragazzini erano stati trasportati in ospedale, uno a Niguarda e l'altro a Legnano, in prognosi riservata, ma non in pericolo di vita. Nella notte, poi, una dodicenne, a casa, si è sentita male ed anche lei è stata ricoverata.
In una ventina, questa la prima ricostruzione, erano stati invitati in una cava in Contrada Remondada, tra il fiume Ticino e il Naviglio Grande, per festeggiare i 13 anni del loro amico. Attorno alle otto di sera, il papà del ragazzino e proprietario della cava ha deciso di far fare un giro ai ibambini come ultimo divertimento prima di andarsene. L'uomo, il cui figlio è rimasto illeso, era nella cabina alla guida dell'escavatrice, subito sequestrata. Al suo fianco alcuni bambini, uno invece sulla scaletta e in 14 nella benna.
Per via del terreno accidentato e sconnesso, e in particolare di una buca, improvvisamente il mezzo ha avuto un sobbalzo. I ragazzi che erano sulla pala meccanica sono caduti: uno ha riportato lo schiacciamento del bacino e di una gamba, di cui rischia l'amputazione, un altro ha avuto un brutto trauma cranico e sono stati subito trasportati in ospedale. Gli altri 12, lievemente feriti, sono andati nei vari pronto soccorso nei dintorni e anche a Milano per gli accertamenti di routine e le medicazioni e rimandati a casa. Nella notte però una dodicenne si è aggravata ed ora si trova al Fatebenefratelli, probabilmente per un sospetto trauma cranico.
Ora i carabinieri della compagnia di Legnano, coordinati dalla Procura di Busto Arsizio che ha aperto un'indagine per lesioni colpose, stanno effettuando le indagini per ricostruire l'esatta dinamica di quanto accaduto. Il padre del festeggiato, dopo aver prestato i primi soccorsi, per lo choc non è riuscito nemmeno a raccontare agli investigatori quel che era successo e potrebbe finire sotto inchiesta ed è stato ufficialmente indagato.
In una ventina, questa la prima ricostruzione, erano stati invitati in una cava in Contrada Remondada, tra il fiume Ticino e il Naviglio Grande, per festeggiare i 13 anni del loro amico. Attorno alle otto di sera, il papà del ragazzino e proprietario della cava ha deciso di far fare un giro ai ibambini come ultimo divertimento prima di andarsene. L'uomo, il cui figlio è rimasto illeso, era nella cabina alla guida dell'escavatrice, subito sequestrata. Al suo fianco alcuni bambini, uno invece sulla scaletta e in 14 nella benna.
Per via del terreno accidentato e sconnesso, e in particolare di una buca, improvvisamente il mezzo ha avuto un sobbalzo. I ragazzi che erano sulla pala meccanica sono caduti: uno ha riportato lo schiacciamento del bacino e di una gamba, di cui rischia l'amputazione, un altro ha avuto un brutto trauma cranico e sono stati subito trasportati in ospedale. Gli altri 12, lievemente feriti, sono andati nei vari pronto soccorso nei dintorni e anche a Milano per gli accertamenti di routine e le medicazioni e rimandati a casa. Nella notte però una dodicenne si è aggravata ed ora si trova al Fatebenefratelli, probabilmente per un sospetto trauma cranico.
Ora i carabinieri della compagnia di Legnano, coordinati dalla Procura di Busto Arsizio che ha aperto un'indagine per lesioni colpose, stanno effettuando le indagini per ricostruire l'esatta dinamica di quanto accaduto. Il padre del festeggiato, dopo aver prestato i primi soccorsi, per lo choc non è riuscito nemmeno a raccontare agli investigatori quel che era successo e potrebbe finire sotto inchiesta ed è stato ufficialmente indagato.