Era ricercato dal 2007 ed è considerato tra i dieci latitanti più pericolosi, già condannato all’ergastolo e coinvolto in indagini per associazione mafiosa. Fondamentale, per la cattura, la collaborazione tra la polizia olandese e quella italiana
Colpo alla ‘Ndrangheta. Francesco Nirta, 39 anni, ricercato dal 2007 e considerato tra i dieci latitanti di massima pericolosità, già condannato all'ergastolo per omicidio e coinvolto in indagini per associazione mafiosa, è stato arrestato in Olanda, in un sobborgo di Utrecht.
La polizia olandese è arrivata a lui grazie alle informazioni raccolte dalla squadra mobile di Reggio Calabria e dal Servizio Centrale Operativo della polizia italiana, che erano sulle tracce del latitante da una quindicina di giorni. L'uomo fa parte della famiglia Nirta-Strangio, ma non è coinvolto nella strage di Duisburg, avvenuta la notte di Ferragosto del 2007 ed in cui furono uccise sei persone ritenute vicine alla cosca dei Pelle-Vottari.
Condannato all’ergastolo per omicidio - Nirta è stato condannato all'ergastolo per l'omicidio di Bruno Pizzata, ucciso nelle campagne di Casignana il 4 gennaio del 2007. La sentenza fu emessa il 12 luglio del 2011 dalla Corte d'assise di Locri che condannò, con la stessa pronuncia, altre sette persone al carcere a vita, tra cui Giovanni Strangio, ritenuto l'ideatore ed uno degli esecutori materiale della strage di Duisburg.
L'omicidio di Bruno Pizzata, avvenuto nell'ambito della faida di San Luca tra i Nirta-Strangio, da una parte, ed i Pelle-Vottari, dall'altra, fu commesso per vendicare la strage di Natale 2006 in cui fu uccisa Maria Strangio e restarono ferite altre cinque persone, tra cui un bambino. Tra i feriti anche il marito di Maria Strangio, Giovanni Luca, ed il fratello Francesco, che è la persona arrestata in Olanda.
Proprio l'assassinio di Maria Strangio fu la causa scatenante della strage di Duisburg. Giovanni Strangio, accusato di essere stato l'ideatore ed uno degli esecutori della strage, è il cugino di Maria Strangio.
La strage di Natale rappresentò, a sua volta, la vendetta per l'agguato subito da Francesco Pelle, alias "Ciccio Pakistan", avvenuto nel luglio precedente.
I complimenti del capo della polizia - Il capo della Polizia Alessandro Pansa si è congratulato con il questore di Reggio Calabria, Guido Longo e con il Servizio centrale operativo, per "la brillante operazione" che ha portato alla cattura in Olanda di Francesco Nirta. L'operazione, i cui profili internazionali sono stati curati dal Servizio Cooperazione Internazionale di Polizia, segna - si legge in una nota - una fase importante di una più ampia azione di contrasto avviata nei confronti dei cartelli criminali della 'ndrangheta calabrese. Il prefetto Pansa ha voluto estendere i complimenti "a tutti gli uomini e le donne della Polizia di Stato che, con grande impegno e determinazione, hanno permesso, di porre fine alla sua latitanza".
Palinuro, arrestato latitante in spiaggia - La squadra mobile di Roma ha invece rintracciato ed arrestato sulla spiaggia di Palinuro, in Campania, Massimiliano Sestito, 42 anni, latitante dall'agosto scorso dopo essersi sottratto al regime di semilibertà. L'uomo, pluripregiudicato per omicidio, associazione a delinquere e traffico di sostanze stupefacenti, è uno degli appartenenti alla cosca Iozzo-Chiefari-Procopio, attiva nella provincia di Soverato, in Calabria. Il 20 agosto 1991, Sestito, allora poco più che ventenne, uccise a colpi di pistola un appuntato dei carabinieri nel tentativo di forzare un posto di blocco a Satriano, in provincia di Catanzaro. Per quell'episodio fu condannato all'ergastolo, pena poi ridotta in appello a 30 anni di reclusione.
La polizia olandese è arrivata a lui grazie alle informazioni raccolte dalla squadra mobile di Reggio Calabria e dal Servizio Centrale Operativo della polizia italiana, che erano sulle tracce del latitante da una quindicina di giorni. L'uomo fa parte della famiglia Nirta-Strangio, ma non è coinvolto nella strage di Duisburg, avvenuta la notte di Ferragosto del 2007 ed in cui furono uccise sei persone ritenute vicine alla cosca dei Pelle-Vottari.
Condannato all’ergastolo per omicidio - Nirta è stato condannato all'ergastolo per l'omicidio di Bruno Pizzata, ucciso nelle campagne di Casignana il 4 gennaio del 2007. La sentenza fu emessa il 12 luglio del 2011 dalla Corte d'assise di Locri che condannò, con la stessa pronuncia, altre sette persone al carcere a vita, tra cui Giovanni Strangio, ritenuto l'ideatore ed uno degli esecutori materiale della strage di Duisburg.
L'omicidio di Bruno Pizzata, avvenuto nell'ambito della faida di San Luca tra i Nirta-Strangio, da una parte, ed i Pelle-Vottari, dall'altra, fu commesso per vendicare la strage di Natale 2006 in cui fu uccisa Maria Strangio e restarono ferite altre cinque persone, tra cui un bambino. Tra i feriti anche il marito di Maria Strangio, Giovanni Luca, ed il fratello Francesco, che è la persona arrestata in Olanda.
Proprio l'assassinio di Maria Strangio fu la causa scatenante della strage di Duisburg. Giovanni Strangio, accusato di essere stato l'ideatore ed uno degli esecutori della strage, è il cugino di Maria Strangio.
La strage di Natale rappresentò, a sua volta, la vendetta per l'agguato subito da Francesco Pelle, alias "Ciccio Pakistan", avvenuto nel luglio precedente.
I complimenti del capo della polizia - Il capo della Polizia Alessandro Pansa si è congratulato con il questore di Reggio Calabria, Guido Longo e con il Servizio centrale operativo, per "la brillante operazione" che ha portato alla cattura in Olanda di Francesco Nirta. L'operazione, i cui profili internazionali sono stati curati dal Servizio Cooperazione Internazionale di Polizia, segna - si legge in una nota - una fase importante di una più ampia azione di contrasto avviata nei confronti dei cartelli criminali della 'ndrangheta calabrese. Il prefetto Pansa ha voluto estendere i complimenti "a tutti gli uomini e le donne della Polizia di Stato che, con grande impegno e determinazione, hanno permesso, di porre fine alla sua latitanza".
Palinuro, arrestato latitante in spiaggia - La squadra mobile di Roma ha invece rintracciato ed arrestato sulla spiaggia di Palinuro, in Campania, Massimiliano Sestito, 42 anni, latitante dall'agosto scorso dopo essersi sottratto al regime di semilibertà. L'uomo, pluripregiudicato per omicidio, associazione a delinquere e traffico di sostanze stupefacenti, è uno degli appartenenti alla cosca Iozzo-Chiefari-Procopio, attiva nella provincia di Soverato, in Calabria. Il 20 agosto 1991, Sestito, allora poco più che ventenne, uccise a colpi di pistola un appuntato dei carabinieri nel tentativo di forzare un posto di blocco a Satriano, in provincia di Catanzaro. Per quell'episodio fu condannato all'ergastolo, pena poi ridotta in appello a 30 anni di reclusione.