La slavina è caduta sul versante francese, nei pressi del Mont Blanc du Tacul, travolgendo le due donne, piemontesi, e una guida alpina di Biella, ricoverata in gravissime condizioni
Due donne morte e un uomo ricoverato in gravissime condizioni in seguito a una valanga caduta sul versante francese del Monte Bianco nei pressi del Mont Blanc du Tacul. I tre alpinisti sono stati travolti all'alba di oggi 13 agosto. La cordata, in gran parte femminile, era composta da sei persone. Le vittime sarebbero due piemontesi di 37 e 41 anni, mentre la loro guida, originaria di Biella e membro della sezione delle guide di Courmayeur, versa in gravissime condizioni all'ospedale di Annecy.
I soccorsi sono stati resi possibili solo tre ore dopo l'incidente causa le avverse condizioni meteo, ma anche per il pericolo di altre slavine. Sul posto sono saliti con elicottero uomini della squadra di alta montagna della Gendarmeria francese che ha consentito di riportare a Chamonix le salme delle due donne.
"I tre alpinisti sepolti sono stati inghiottiti in un crepaccio", hanno spiegato i soccorritori, "è un settore molto frequentato in questo periodo dell'anno. C'erano almeno 40 persone in ascensione al momento dell'incidente". L'area, aggiungono, "è ancora molto instabile, abbiamo dovuto limitare il numero di soccorritori inviati".
Secondo le prime ricostruzioni, il gruppo aveva lasciato verso le due del mattino il rifugio dei Cosmiques, a 3.600 metri di altitudine, per proseguire l'ascensione sulla parete del Tacul. Qui, è stato travolto dalla valanga, all'altezza dei seracchi.
In un primo momento si era diffusa la notizia che vi fosse anche un disperso, ma
Jean-Louis Verdier, vice sindaco di Chamonix, con delega alla montagna e alla sicurezza ha poi smentito la circostanza.
I soccorsi sono stati resi possibili solo tre ore dopo l'incidente causa le avverse condizioni meteo, ma anche per il pericolo di altre slavine. Sul posto sono saliti con elicottero uomini della squadra di alta montagna della Gendarmeria francese che ha consentito di riportare a Chamonix le salme delle due donne.
"I tre alpinisti sepolti sono stati inghiottiti in un crepaccio", hanno spiegato i soccorritori, "è un settore molto frequentato in questo periodo dell'anno. C'erano almeno 40 persone in ascensione al momento dell'incidente". L'area, aggiungono, "è ancora molto instabile, abbiamo dovuto limitare il numero di soccorritori inviati".
Secondo le prime ricostruzioni, il gruppo aveva lasciato verso le due del mattino il rifugio dei Cosmiques, a 3.600 metri di altitudine, per proseguire l'ascensione sulla parete del Tacul. Qui, è stato travolto dalla valanga, all'altezza dei seracchi.
In un primo momento si era diffusa la notizia che vi fosse anche un disperso, ma
Jean-Louis Verdier, vice sindaco di Chamonix, con delega alla montagna e alla sicurezza ha poi smentito la circostanza.