Fratellini morti nel bresciano, indagato il padre

Cronaca
La casa di Ono San Pietro, in Valcamonica, dove sono morti i due fratellini

Duplice omicidio volontario aggravato. E' l'accusa rivolta dai magistrati a Pasquale Iacovone, nella cui casa in fiamme sono stati trovati i corpi dei due bambini di 9 e 13 anni. Su di lui pendevano anche diverse denunce per stalking

E' stato iscritto nel registro degli indagati per il reato di duplice omicidio volontario aggravato Pasquale Iacovone, il padre di Andrea e Davide, i due fratellini di 9 e 13 anni trovati morti nell'abitazione del genitore devastata da un incendio lo scorso martedì 16 luglio a Ono San Pietro, in provincia di Brescia.

Su di lui pesavano pesanti indizi già dai primissimi momenti della tragedia: l'uomo, infatti, aveva in corso una causa di separazione conflittuale con la sua ex moglie e madre dei due bambini. Su di lui pendevano anche diverse denunce per stalking presentate dalla donna, che aveva iniziato persino l'iter giudiziario per togliere a Iacovone la patria potestà di Davide e Andrea.

A ottobre il giudice si sarebbe dovuto esprimere su questo punto molto delicato che aveva portato Pasquale a minacciare più volte, ed esplicitamente, l'uccisione dei figli pur di non darla vinta alla donna. Sabato scorso si sono celebrati i funerali, strazianti, dei due bambini nella parrocchia di Sant'Alessandro a Ono San Pietro.

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