Mafia: assolti Mori e Obinu, non favorirono Provenzano
CronacaIl generale dei carabinieri e il colonnello erano accusati di favoreggiamento aggravato dall'agevolazione a Cosa nostra per non aver catturato il boss nell'ottobre del '95. Il pm: "Impugneremo la sentenza"
Il generale Mario Mori e il colonnello Mauro Obinu sono stati assolti dall'accusa di favoreggiamento aggravato dall'agevolazione a Cosa nostra per la mancata cattura del boss Bernardo Provenzano perché "il fatto non costituisce reato". La sentenza è stata pronunciata, dopo circa sette ore e mezza di camera di consiglio, dalla quarta sezione del tribunale presieduta da Mario Fontana, alla presenza dei due ufficiali. Il sostituto procuratore di Palermo, Nino di Matteo aveva chiesto 9 anni per l'ex generale del Ros Mori e 6 anni e mezzo per il coimputato. Sulla decisione dei giudici il pm ha commentato: "Rispetto la sentenza, ma non ne condivido alcun passaggio. Certamente la impugneremo".
Mori: "C'è un giudice a Palermo" - I giudici hanno disposto anche la trasmissione dei verbali delle dichiarazioni di Massimo Ciancimino e del colonnello Michele Riccio. Il che significa nei fatti che i grandi accusatori non sono stati considerati attendibili. Folla di giornalisti, fotografi e operatori tv per l'atto finale di questo processo. Presenti per l'accusa il procuratore aggiunto Vittorio Teresi e i sostituti Nino Di Matteo e Roberto Tartaglia. Assente il procuratore Francesco Messineo. Uscendo dall'aula Mario Mori si è limitato a dire: "C'è un giudice a Palermo", mentre Mauro Obinu ha commentato: "Ho una vita davanti... Ho abbastanza esperienza su queste cose...".
Proteste da parte delle Agende Rosse - Proteste in aula da parte di alcuni esponenti delle Agende Rosse. "Siamo indignati. Questo processo è la dimostrazione che lo Stato non processa se stesso. Speravamo che potesse accadere, ma anche stavolta non è accaduto" hanno detto alcuni esponenti del movimento che fa capo a Salvatore Borsellino, fratello del magistrato ucciso dalla mafia. Alcuni hanno gridato "vergogna, leggete le carte". "Conoscendo le carte - spiegano - speravamo in risultato diverso ma sapendo i sistemi di potere che ci sono dietro ce lo potevamo aspettare. Noi continueremo a lottare per la verità".
Difesa: "Sentenza può avere effetti sul processo trattativa Stato Mafia" - Soddisfazione invece da parte della difesa dei due imputati. Per l'avvocato Basilio Milio "questa sentenza è un punto fermo. E' un'assoluzione che mette fine a 5 anni di pressioni, calunnie e accuse infondate". "Adesso attendiamo di leggere le motivazioni - spiega - per capire che tipo di refluenze questa sentenza potrà avere, se potrà inficiare anche il processo sulla trattativa Stato mafia, in corso in corte di assise. Noi speriamo di sì. Certamente questa assoluzione restituisce dignità e attesta che Mori e Obinu sono persone per bene".
Mori: "C'è un giudice a Palermo" - I giudici hanno disposto anche la trasmissione dei verbali delle dichiarazioni di Massimo Ciancimino e del colonnello Michele Riccio. Il che significa nei fatti che i grandi accusatori non sono stati considerati attendibili. Folla di giornalisti, fotografi e operatori tv per l'atto finale di questo processo. Presenti per l'accusa il procuratore aggiunto Vittorio Teresi e i sostituti Nino Di Matteo e Roberto Tartaglia. Assente il procuratore Francesco Messineo. Uscendo dall'aula Mario Mori si è limitato a dire: "C'è un giudice a Palermo", mentre Mauro Obinu ha commentato: "Ho una vita davanti... Ho abbastanza esperienza su queste cose...".
Proteste da parte delle Agende Rosse - Proteste in aula da parte di alcuni esponenti delle Agende Rosse. "Siamo indignati. Questo processo è la dimostrazione che lo Stato non processa se stesso. Speravamo che potesse accadere, ma anche stavolta non è accaduto" hanno detto alcuni esponenti del movimento che fa capo a Salvatore Borsellino, fratello del magistrato ucciso dalla mafia. Alcuni hanno gridato "vergogna, leggete le carte". "Conoscendo le carte - spiegano - speravamo in risultato diverso ma sapendo i sistemi di potere che ci sono dietro ce lo potevamo aspettare. Noi continueremo a lottare per la verità".
Difesa: "Sentenza può avere effetti sul processo trattativa Stato Mafia" - Soddisfazione invece da parte della difesa dei due imputati. Per l'avvocato Basilio Milio "questa sentenza è un punto fermo. E' un'assoluzione che mette fine a 5 anni di pressioni, calunnie e accuse infondate". "Adesso attendiamo di leggere le motivazioni - spiega - per capire che tipo di refluenze questa sentenza potrà avere, se potrà inficiare anche il processo sulla trattativa Stato mafia, in corso in corte di assise. Noi speriamo di sì. Certamente questa assoluzione restituisce dignità e attesta che Mori e Obinu sono persone per bene".