La sentenza per l'ex consigliera lombarda, Lele Mora e Emilio Fede è attesa per il 19 luglio. L'accusa ha chiesto per tutti e tre gli imputati la condanna a 7 anni. L'avvocato Righi: "Nessuno sia influenzato dal processo a Berlusconi"
E' attesa il 19 luglio la sentenza del processo Ruby bis che vede imputati Emilio Fede, Lele Mora e Nicole Minetti, per induzione e favoreggiamento della prostituzione, anche minorile.
I pm hanno chiesto per Minetti e per gli altri imputati, accusati di una condanna a sette anni di carcere.
Nel corso della loro arringa difensiva, oggi 5 luglio, gli avvocati dell'ex consigliera regionale lombarda ne hanno chiesto l'assoluzione per non aver commesso il fatto. "Ci vuole regola e misura, questo è stato un processo mediatico e politico ma poco un processo del fatto" ha dichiarato l'avvocato Pasquale Pantano, auspicando di ritrovare nella sentenza "equilibrio e serentità".
In precedenza l'altro difensore dell'ex consigliera regionale, Paolo Righi, ha parlato di una richiesta di pena per Minetti "eccessiva perché c'è solo un sms che Ruby ha inviato a Minetti in cui le chiede il numero del ragioniere Giuseppe Spinelli". "Ritengo che sia stato celebrato un processo corretto - ha detto inolte Righi - ma ritengo anche che nessuno di noi debba essere influenzato dal procedimento che riguarda l'ex premier".
Secondo Righi, poi, nei suoi verbali Ruby "non ha mai detto che Minetti la persuase o la invitò a prostituirsi con Silvio Berlusconi". Su questo punto Pantano, ha aggiunto che nessuna delle ragazze presentatesi in Tribunale "ha detto di essere stata individuata, procacciata o portata alla prostituzione da Minetti, a differenza di quel che dice l'accusa. Non vi è nemmeno un caso provato".
Nel processo "gemello" l'ex premier lo scorso 24 giugno è stato condannato a sette anni di carcere per concussione e prostituzione minorile. In questo processo qualche settimana fa, Minetti ha reso dichiarazioni spontanee affermando che il suo per Berlusconi - con cui ha detto di aver avuto una relazione - era un sentimento di amore vero e negando di aver portato alle cene di Arcore alcuna delle parti offese.
I pm hanno chiesto per Minetti e per gli altri imputati, accusati di una condanna a sette anni di carcere.
Nel corso della loro arringa difensiva, oggi 5 luglio, gli avvocati dell'ex consigliera regionale lombarda ne hanno chiesto l'assoluzione per non aver commesso il fatto. "Ci vuole regola e misura, questo è stato un processo mediatico e politico ma poco un processo del fatto" ha dichiarato l'avvocato Pasquale Pantano, auspicando di ritrovare nella sentenza "equilibrio e serentità".
In precedenza l'altro difensore dell'ex consigliera regionale, Paolo Righi, ha parlato di una richiesta di pena per Minetti "eccessiva perché c'è solo un sms che Ruby ha inviato a Minetti in cui le chiede il numero del ragioniere Giuseppe Spinelli". "Ritengo che sia stato celebrato un processo corretto - ha detto inolte Righi - ma ritengo anche che nessuno di noi debba essere influenzato dal procedimento che riguarda l'ex premier".
Secondo Righi, poi, nei suoi verbali Ruby "non ha mai detto che Minetti la persuase o la invitò a prostituirsi con Silvio Berlusconi". Su questo punto Pantano, ha aggiunto che nessuna delle ragazze presentatesi in Tribunale "ha detto di essere stata individuata, procacciata o portata alla prostituzione da Minetti, a differenza di quel che dice l'accusa. Non vi è nemmeno un caso provato".
Nel processo "gemello" l'ex premier lo scorso 24 giugno è stato condannato a sette anni di carcere per concussione e prostituzione minorile. In questo processo qualche settimana fa, Minetti ha reso dichiarazioni spontanee affermando che il suo per Berlusconi - con cui ha detto di aver avuto una relazione - era un sentimento di amore vero e negando di aver portato alle cene di Arcore alcuna delle parti offese.