Prostituzione a Firenze, parla una escort. Video

Cronaca

"Ci sono delle agenzie che portano le ragazze agli hotel, dove si svolgono gli incontri" dice a SkyTG24 una donna coinvolta dall'indagine della Procura. Sono 14 le persone indagate, 142 le prostitute coinvolte

"Ci sono delle agenzie che portano le ragazze agli hotel, dove si svolgono gli incontri". Così, ai microfoni di SkyTG24, una ragazza coinvolta dall’inchiesta sul giro di escort a Firenze, racconta il sistema che (secondo quanto emerge dalle indagini) sembra lambire anche il Comune.
E la escort non esclude affatto che gli incontri sessuali si siano tenuti anche nel palazzo del Comune, così come emergerebbe da un’intercettazione: "Se qualcuno dice 'voglio la ragazza in questo posto a questa ora' la ragazza va, è un obbligo".

Sono 142 le donne coinvolte come escort nell'indagine della Procura fiorentina, che vede 14 persone indagate con l'accusa di favoreggiamento e sfruttamento della prostituzione. Si tratta di casalinghe, squillo professioniste, studentesse e anche infermiere. Tra i clienti ci sono politici, imprenditori, professionisti, medici e avvocati: sarebbero oltre 400 gli uomini che usufruivano del servizio di escort, che ruotava intorno a due noti alberghi fiorentini, collegati a un sito web che procacciava donne a pagamento.

Oltre all'inchiesta principale sulla prostituzione, in Procura a Firenze sono stati stralciati altri tre filoni che sono in indagine preliminare. Uno riguarda il mancato pagamento della tassa di scopo per turisti da parte degli alberghi coinvolti. Un altro filone riguarda incontri del Calcio Storico del 2012 e presunti illeciti correlati, e ci sarebbe poi un ultimo filone riguardante gli ambienti comunali e secretato dal pm per la sua delicatezza. L'inchiesta,  condotta dalla polizia postale di Firenze, è coordinata dal sostituto procuratore Giuseppe Bianco.

Intanto l'ex assessore alla mobilità del Comune di Firenze Massimo Mattei, che si è dimesso nei giorni scorsi per motivi di salute, proprio in concomitanza con lo scandalo, si difende dopo la notizia secondo cui una delle escort coinvolte nell'inchiesta avrebbe risieduto gratuitamente, per alcuni mesi, in un appartamento messole a disposizione dalla cooperativa sociale all'epoca presieduta dallo stesso Mattei (che aveva lasciato ogni ruolo attivo nel 2009 al momento della nomina come assessore).
"La ragazza che sembra essere al centro delle inchieste la conoscevo bene. Era una mia amica da circa dieci anni, è stata dipendente della Cooperativa e di altre mie aziende in varie riprese e per vari periodi. Ha lavorato con profitto  e responsabilità, nessuno di noi sapeva, né poteva neppur  sospettare, che lei potesse fare un altro 'tipo di lavoro',  diversamente, pur senza dar alcun giudizio morale, l'uso dell'appartamento le sarebbe stato negato".

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