"Non pensavo arrivassero a tal punto" dice ai microfoni di SkyTG24 il fidanzato di una delle due ragazze che si sono autoaccusate. Intanto, continuano le indagini della procura
"E' una persona stupenda, non pensavo arrivasse a tanto. Ha sempre il sorriso, è una ragazza divertente". Parla così, ai microfoni di SkyTG24, il fidanzato di una delle due ragazze che si è autoaccusata dell'omicidio di Mirco Sacher. In un nuovo video esclusivo, (dopo quello diffuso l’11 aprile, girato qualche ora prima della morte di Mirco Sacher e quello diffuso il 13, che mostra le 15enni alla stazione di Mestre nella notte tra domenica 7 e lunedì 8), il giovane spiega che la loro relazione sentimentale è durata fino a gennaio, ma che continuano a sentirsi. L'ultima volta sarebbe stata proprio il 7 aprile, giorno della morte del 67enne, verso le 13, mentre le 15enni si trovavano a casa del pensionato. "Io pensavo che fossero a casa del padre di una delle due, perché sentivo delle voci come se fossero a casa" spiega il ragazzo.
Intanto continuano le indagini a Udine per chiarire i contorni entro i quali è maturato l'omicidio di Mirco Sacher, a una settimana dalla confessione delle due ragazze di 15 anni. Terminate le audizioni della cerchia di amicizie scolastiche, gli agenti della Squadra mobile di Udine, diretta da Massimiliano Ortolan, continuano a sentire conoscenti delle due ragazzine che si sono autoaccusate del delitto. Si scandaglia la zona di Borgo Stazione. Nel frattempo proseguono gli accertamenti sul contenuto del computer, dei telefoni cellulari e dei profili Facebook, ma ci vorranno ancora alcuni giorni per avere un quadro completo.
La difesa di una delle due quindicenni ha intanto avviato una serie di indagini difensive parallele. Intanto gli avvocati, Luigi Francesco Rossi e Federica Tosel, hanno intenzione di sottoporre la propria assistita al "test della verità", ovvero una batteria di test (messa a punto dal professor Giuseppe Sartori, a cui hanno chiesto una consulenza) per accertare la maturità cognitiva della ragazza. Elemento che consentirebbe anche di valutare se le ragazze sono in grado di rapportarsi con il sistema processuale.
Intanto continuano le indagini a Udine per chiarire i contorni entro i quali è maturato l'omicidio di Mirco Sacher, a una settimana dalla confessione delle due ragazze di 15 anni. Terminate le audizioni della cerchia di amicizie scolastiche, gli agenti della Squadra mobile di Udine, diretta da Massimiliano Ortolan, continuano a sentire conoscenti delle due ragazzine che si sono autoaccusate del delitto. Si scandaglia la zona di Borgo Stazione. Nel frattempo proseguono gli accertamenti sul contenuto del computer, dei telefoni cellulari e dei profili Facebook, ma ci vorranno ancora alcuni giorni per avere un quadro completo.
La difesa di una delle due quindicenni ha intanto avviato una serie di indagini difensive parallele. Intanto gli avvocati, Luigi Francesco Rossi e Federica Tosel, hanno intenzione di sottoporre la propria assistita al "test della verità", ovvero una batteria di test (messa a punto dal professor Giuseppe Sartori, a cui hanno chiesto una consulenza) per accertare la maturità cognitiva della ragazza. Elemento che consentirebbe anche di valutare se le ragazze sono in grado di rapportarsi con il sistema processuale.