Il dicastero della Salute fa il punto sulle dimensioni italiane dello scandalo della carne di cavallo non dichiarata negli alimenti. In nessun caso è stato rinvenuto fenilbutazone. Il rapporto è stato trasmesso alla Commissione europea
Le autorità italiane hanno accertato la presenza di carne equina non dichiarata negli alimenti e in una misura superiore all'1% in 93 casi su 454 campioni analizzati, cioè il 20%. Quanto invece alla ricerca di fenilbutazone - farmaco anti-infiammatorio usato in veterinaria per i cavalli - sono stati analizzati 323 campioni di muscolo equino e 51 campioni di sangue. In nessun caso sono state rinvenute tracce del farmaco. Questo quanto annuncia il Ministero della Salute.
Il dicastero ha così trasmesso i dati dell'inchiesta alla Commissione europea, dopo la raccomandazione diffusa da Bruxelles il 19 febbraio scorso, in seguito al rinvenimento di carne equina in prodotti che secondo l'etichetta dovevano invece contenere solo carne bovina. "In particolare sono stati prelevati dai Nas 454 campioni, di cui 93 risultati positivi per presenza di carne equina superiore all'1%, che doveva invece essere dichiarata", dice il Ministero facendo il punto sulla situazione italiana a proposito dello scandalo della carne equina non dichiarata negli alimenti, che nei mesi scorsi ha travolto mezza Europa.
Il dicastero ha così trasmesso i dati dell'inchiesta alla Commissione europea, dopo la raccomandazione diffusa da Bruxelles il 19 febbraio scorso, in seguito al rinvenimento di carne equina in prodotti che secondo l'etichetta dovevano invece contenere solo carne bovina. "In particolare sono stati prelevati dai Nas 454 campioni, di cui 93 risultati positivi per presenza di carne equina superiore all'1%, che doveva invece essere dichiarata", dice il Ministero facendo il punto sulla situazione italiana a proposito dello scandalo della carne equina non dichiarata negli alimenti, che nei mesi scorsi ha travolto mezza Europa.