Potrebbe esserci una svolta nelle indagini sull’omicidio di Alessandro Polizzi, il 24enne assassinato in casa mentre si trovava con la sua ragazza rimasta ferita. Iscritti nel registro l’ex fidanzato di lei e il padre, che si dicono innocenti
Ci sono due indagati nell'inchiesta per l'omicidio di Alessandro Polizzi, il giovane ucciso nella notte tra domenica e lunedì a Perugia mentre dormiva insieme alla fidanzata, Julia Tosti. Si tratta dell’ex ragazzo di quest’ultima e di suo padre. La notizia dell’iscrizione nel registro degli indagati emerge dall'avviso con cui è stata fissata per oggi, mercoledì 28 marzo, l'autopsia sul corpo del giovane. Potrebbe comunque trattarsi di un atto dovuto in vista dell'esame autoptico. Nell'avviso infatti ci sono solo i titoli di reato dal quale emerge che l'ex fidanzato di Julia Tosti e il padre del giovane sono indagati per l'omicidio. Nell'atto non vengono quindi delineati nel dettaglio gli addebiti loro contestati e gli eventuali ruoli nella vicenda.
I due tuttavia si professano innocenti e in un'intervista a Repubblica dicono: "Siamo noi le vittime, sembra di essere in un film".
La pista della gelosia e della vendetta - Sul delitto indaga la squadra mobile di Perugia che ha seguito da subito la pista della gelosia senza tralasciare altre ipotesi. Quando è stato compiuto l'omicidio, l'ex fidanzato della Tosti era ricoverato nell'ospedale di Perugia in seguito a una rissa nei giorni precedenti (cui sarebbe stato presente, non è ancora chiaro con quale ruolo, anche la vittima). Gli investigatori stanno però valutando se possa avere lasciato per qualche ora la struttura sanitaria proprio la notte del delitto.
La dinamica dell’omicidio - Polizzi è stato ucciso con diversi colpi d'arma da fuoco mentre era con la fidanzata in casa di quest'ultima, a sua volta ferita a una mano da uno dei proiettili. A sparare un uomo a volto coperto e le mani coperte da guanti. Aveva quindi abbandonato la pistola, forse inceppata, in casa dove era entrato sfondando la porta. L'arma è risultata un vecchio modello per il quale sarebbe particolarmente difficile risalire al proprietario.
Dimessa dall’ospedale la ragazza ferita - Intanto nel pomeriggio di mercoledì 28 marzo è stata dimessa dall'ospedale di Perugia Julia Tosti. La giovane, 20 anni, ha lasciato il nosocomio da un'uscita secondaria per evitare i giornalisti. "La ragazza è molto scossa e ha bisogno di privacy", ha riferito il legale della famiglia Luca Maori all'uscita dall'ospedale.
"Julia sta fisicamente bene - ha detto il legale - ma è psicologicamente distrutta. Confidiamo nel lavoro degli inquirenti perché il caso venga risolto al più presto. Apprezziamo particolarmente il riserbo assoluto nel quale stanno lavorando".
I due tuttavia si professano innocenti e in un'intervista a Repubblica dicono: "Siamo noi le vittime, sembra di essere in un film".
La pista della gelosia e della vendetta - Sul delitto indaga la squadra mobile di Perugia che ha seguito da subito la pista della gelosia senza tralasciare altre ipotesi. Quando è stato compiuto l'omicidio, l'ex fidanzato della Tosti era ricoverato nell'ospedale di Perugia in seguito a una rissa nei giorni precedenti (cui sarebbe stato presente, non è ancora chiaro con quale ruolo, anche la vittima). Gli investigatori stanno però valutando se possa avere lasciato per qualche ora la struttura sanitaria proprio la notte del delitto.
La dinamica dell’omicidio - Polizzi è stato ucciso con diversi colpi d'arma da fuoco mentre era con la fidanzata in casa di quest'ultima, a sua volta ferita a una mano da uno dei proiettili. A sparare un uomo a volto coperto e le mani coperte da guanti. Aveva quindi abbandonato la pistola, forse inceppata, in casa dove era entrato sfondando la porta. L'arma è risultata un vecchio modello per il quale sarebbe particolarmente difficile risalire al proprietario.
Dimessa dall’ospedale la ragazza ferita - Intanto nel pomeriggio di mercoledì 28 marzo è stata dimessa dall'ospedale di Perugia Julia Tosti. La giovane, 20 anni, ha lasciato il nosocomio da un'uscita secondaria per evitare i giornalisti. "La ragazza è molto scossa e ha bisogno di privacy", ha riferito il legale della famiglia Luca Maori all'uscita dall'ospedale.
"Julia sta fisicamente bene - ha detto il legale - ma è psicologicamente distrutta. Confidiamo nel lavoro degli inquirenti perché il caso venga risolto al più presto. Apprezziamo particolarmente il riserbo assoluto nel quale stanno lavorando".