Su mandato della Procura di Milano, che aveva già indagato esponenti di Pdl e Lega, le Fiamme gialle si sono recate al Consiglio regionale per acquisire documenti relativi alle spese sostenute dai gruppi di minoranza. L’Idv: “I pm fanno il loro dovere”
Gli uomini della Guardia di finanza, su delega della Procura di Milano, sono andati al Consiglio regionale della Lombardia per acquisire documentazione amministrativo-contabile riguardante le spese sostenute dai gruppi di opposizione (Pd, IdV, Sel, Pensionati e Gruppo misto al quale si era iscritto fra gli altri l'ex Pd Penati).
L'operazione degli uomini del nucleo di Polizia tributario segue le acquisizioni effettuate lo scorso 20 dicembre e riguardanti le indagini relative alla gestione dei fondi pubblici destinati ai gruppi consiliari.
L'Idv: "Attendiamo gli sviluppi" - Il capogruppo dell'Idv in Regione Lombardia Stefano Zamponi ha commentato così l'acquisizione di documenti sulle spese sostenute dai gruppi di opposizione, nell'ambito dell'inchiesta che ha già coinvolto consiglieri di Pdl e Lega Nord: "La magistratura ha il dovere di controllare tutti e gli avvisi di garanzia, se dovessero esserci anche nei nostri confronti, saranno un giusto provvedimento perché abbiamo il dovere di spiegare nel dettaglio come è stato utilizzato il denaro pubblico". "Abbiamo consegnato tutta la documentazione richiesta relativa a cinque anni - ha proseguito - e ora attendiamo gli sviluppi".
Sel: “La politica non è tutta uguale” - “Per noi il principio della trasparenza è molto importante – dice Chiara Cremonesi (VIDEO), capogruppo di Sel in Regione Lombardia – Il fatto che i nostri bilanci vengano visti da vicino farà emergere alcune differenze e per noi è importante sancire il fatto che la politica non è tutta uguale”.
Interrogatori per consiglieri Pdl-Lega - Intanto al tribunale di Milano si sono svolti martedì 8 gennaio gli interrogatori dei consiglieri lombardi già coinvolti nell’inchiesta sui costi della politica. Interrogato per circa un'ora anche l'ex assessore alla Regione Lombardia Raffaele Cattaneo che ha spiegato di avere acquistato nel 2009 sette computer e tre stampanti per i suoi collaboratori. "Ho voluto comprare dei computer ai miei collaboratori che avevano un regolare contratto con la giunta ed erano membri della segreteria", ha detto l'esponente del Pdl ai cronisti dopo il confronto coi pm Paolo Filippini e Antonio D'Alessio.
L'operazione degli uomini del nucleo di Polizia tributario segue le acquisizioni effettuate lo scorso 20 dicembre e riguardanti le indagini relative alla gestione dei fondi pubblici destinati ai gruppi consiliari.
L'Idv: "Attendiamo gli sviluppi" - Il capogruppo dell'Idv in Regione Lombardia Stefano Zamponi ha commentato così l'acquisizione di documenti sulle spese sostenute dai gruppi di opposizione, nell'ambito dell'inchiesta che ha già coinvolto consiglieri di Pdl e Lega Nord: "La magistratura ha il dovere di controllare tutti e gli avvisi di garanzia, se dovessero esserci anche nei nostri confronti, saranno un giusto provvedimento perché abbiamo il dovere di spiegare nel dettaglio come è stato utilizzato il denaro pubblico". "Abbiamo consegnato tutta la documentazione richiesta relativa a cinque anni - ha proseguito - e ora attendiamo gli sviluppi".
Sel: “La politica non è tutta uguale” - “Per noi il principio della trasparenza è molto importante – dice Chiara Cremonesi (VIDEO), capogruppo di Sel in Regione Lombardia – Il fatto che i nostri bilanci vengano visti da vicino farà emergere alcune differenze e per noi è importante sancire il fatto che la politica non è tutta uguale”.
Interrogatori per consiglieri Pdl-Lega - Intanto al tribunale di Milano si sono svolti martedì 8 gennaio gli interrogatori dei consiglieri lombardi già coinvolti nell’inchiesta sui costi della politica. Interrogato per circa un'ora anche l'ex assessore alla Regione Lombardia Raffaele Cattaneo che ha spiegato di avere acquistato nel 2009 sette computer e tre stampanti per i suoi collaboratori. "Ho voluto comprare dei computer ai miei collaboratori che avevano un regolare contratto con la giunta ed erano membri della segreteria", ha detto l'esponente del Pdl ai cronisti dopo il confronto coi pm Paolo Filippini e Antonio D'Alessio.