Maltempo, Protezione civile in allerta a Roma

Cronaca

Nella Capitale schierati 1200 uomini in vista della perturbazione in arrivo lunedì. A Bologna intanto un acquazzone allaga il Palazzetto dello Sport. La Coldiretti denuncia: nel 2012 il maltempo ha provocato danni per 3 miliardi di euro

Resta alta l'attenzione nei confronti del maltempo dopo l'allarme lanciato dal capo della Protezione Civile Franco Gabrielli che, sabato, ha parlato di un concreto "rischio di un evento meteorolgico estremo" che potrebbe portare a uno "scenario non ordinario" soprattutto nelle regioni centrali a partire da lunedì. E' ancora vivo il ricordo del nubifragio del 20 ottobre di un anno fa, che mise in ginocchio Roma (qui le foto). "Non stabiliremo la chiusura delle scuole nè altri provvedimenti salvo nuove notizie", ha detto il sindaco Gianni Alemanno, raccomandando "a tutti di fare attenzione negli spostamenti e soprattutto a chi vive al pian terreno o nelle zone a rischio". In ogni caso la protezione civile della Capitale è già in allerta, con oltre 1200 uomini schierati (metà sono vigili urbani), chiamati a monitorare il livello dei fiumi (Tevere e Aniene).

Allagamenti a Bologna e Messina
- Intanto la pioggia ha iniziato a cadere in Emilia Romagna. A Bologna un violento acquazzone che si è abbattuto nel tardo pomeriggio di sabato ha ha provocato l'allagamento del PalaDozza, il palazzetto dello sport di piazza Azzarita dove è stato annullato lo spettacolo comico 'Bologna Ridens'. L'acqua è entrata all'interno e ha allegato le gradinate. Forti pioggie anche in Sicilia, dove un violento temporale si è abbattuto su Messina, provocando allagamenti e frane. In particolare uno smottamento a Mili San Marco ha reso difficile raggiungibile la frazione.

Coldiretti: "Danni per 3 miliardi" - Un allarme arriva anche dagli agricoltori, che segnalano come con l'arrivo del maltempo viene confermata l'anomalia di un 2012 segnato da eventi estremi con neve e ghiaccio  che hanno bloccato l'Italia durante l'inverno e poi da caldo e  siccita' estivi che hanno bruciato i raccolti e provocato perdite per  3 miliardi di euro all'agricoltura nazionale.  La nuova perturbazione - sottolinea la Coldiretti - colpisce  l'Italia dopo una estate che si è classificata al secondo posto tra le più calde di sempre e all'undicesimo posto tra quelle più  siccitose ma con valori più estremi proprio nelle regioni centrali  interessate dal maltempo. E' il frutto dei cambiamenti climatici in atto che - continua la Coldiretti - si manifestano in Italia con una maggiore frequenza con  cui si verificano eventi estremi, sfasamenti stagionali e una  modificazione della distribuzione delle piogge. Una situazione che  aumenta il pericolo di frane e smottamenti in un Paese come l'Italia  dove - conclude la Coldiretti - ci sono 5.581 comuni, il 70 per cento  del totale, a rischio idrogeologico, dei quali 1.700 sono a rischio  frana e 1.285 a rischio di alluvione, mentre 2.596 sono a rischio per  entrambe le calamita.

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