Roma, l'imprenditore scende dalla cupola di San Pietro

Cronaca
Lo striscione "Help, basta Monti, basta Europa" di Marcello Di Finizio, l'uomo sulla cupola di San Pietro per protesta, Città del Vaticano 3 ottobre 2012
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Dopo 28 ore è finita la protesta di Marcello Di Finizio. L'uomo, titolare di un locale a Trieste, il 2 ottobre si era arrampicato in cima alla Basilica e aveva esposto uno striscione contro la politica economica del governo

E' sceso dalla cupola di San Pietro. Dopo circa 28 ore, è finita la protesta di Marcello Di Finizio, l'imprenditore che alle 17 di martedì 2 ottobre si era appeso a un lucernario del Cupolone (guarda le foto) esponendo uno striscione contro Monti, contro l'euro, e contro la direttiva europea Bolkestein, che impone di mettere all'asta le concessioni in riva al mare entro il 2015. "Help!!! Basta Monti, basta Europa, basta multinazionali. Ci
state ammazzando tutti. Sviluppo??? Questa è solo macelleria sociale", questo il testo sul cartello di Finizio.
"Non sono un pazzo suicida, sono solo disperato - aveva raccontato l'uomo contattato al telefono da SkyTG24 - Sono un imprenditore turistico balneare messo in ginocchio da una politica scellerata". L'imprenditore non è nuovo ha proteste eclatanti di questo tipo e già lo scorso 30 luglio salì sulla cupola di San Pietro a Roma.

L'imprenditore ha un locale a Trieste - Gli atti di protesta di Di Finizio partono dall'incendio che distrusse il bar-ristorante nel giugno 2008, per riparare il quale si è indebitato con le banche; una mareggiata fece altri danni nel dicembre successivo. Da allora sono iniziate una serie di proteste plateali, con motivazioni diverse e molto confuse, contro banche, politici, usurai, e infine la direttiva Bolkestein sulle assegnazioni demaniali, che a suo dire comprometterebbe la prosecuzione della sua attività imprenditoriale.
Sta di fatto che Di Finizio cominciò a prendere la sua automobile accampandosi davanti al Consiglio regionale del Friuli Venezia Giulia, facendo lo sciopero della fame. Oltre agli attestati di solidarietà tuttavia non se ne fece molto; di fatto si trattava di debiti non onorati. Ma Di Finizio non molla, e va avanti facendo propria la "battaglia" contro la Bolkestein.

Il 26 marzo la protesta al porto di Trieste - Così, il 26 marzo scorso, prese corde e moschettoni issandosi sullo storico pontone-gru "Ursus", 90 metri d'altezza, ormeggiato nel Porto Vecchio di Trieste. Resistendo al vento di Bora che faceva ondeggiare la gru e alle temperature gelide di quei giorni, Di Finizio scese tre giorni dopo, al termine di una serie di trattative con i carabinieri e ottenendo dal Prefetto, Alessandro Giacchetti, il coinvolgimento del ministro degli Affari Europei, Moavero Milanesi.
Dal capoluogo giuliano la protesta è quindi scesa alla capitale. Prima di salire sul Cupolone nel tardo pomeriggio del 2 ottobre, ce ne fu un'altra, il 30 luglio scorso, durata quattro ore.

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