Sessantacinque anni, detto "la belva", era considerato dal Viminale tra i nove boss più pericolosi. E’ stato trovato in un’abitazione di Battipaglia. A capo del clan che prende il suo nome, è stato già condannato a due ergastoli
E' stato catturato nella mattina del 17 agosto il 'superlatitante' Francesco Matrone, 65 anni, a capo dell'omonimo clan camorristico, colpito da due ergastoli per duplice omicidio ed inserito nell'elenco dei nove latitanti più pericolosi nel programma speciale di ricerca elaborato dal Viminale.
Latitante dal 2007, Francesco Matrone, detto 'la belva' è stato arrestato in una abitazione di Battipaglia. A far scattare le manette ai suoi polsi sono stati i carabinieri del Ros e del comando provinciale di Salerno che da tempo erano sulle sue tracce. Sono in corso numerose perquisizioni nell'area compresa tra i comuni di Battipaglia e Montecorvino Rovella, che proseguiranno quasi certamente anche nella notte. Da quanto si è appreso alla cattura hanno partecipato circa cento carabinieri coadiuvati da un elicottero del 7 nucleo di Pontecagnano e da unità cinofile.
I particolari della cattura saranno illustrati soltanto il 18 agosto nel corso di una conferenza stampa nella sede del comando provinciale di Salerno alla quale prenderanno parte il procuratore della Repubblica Franco Roberti che ha coordinato le attività investigative, i comandanti della Legione Carabinieri Campania, generale Carmine Adinolfi, del Ros, il generale Mario Parente, e del comando provinciale di Salerno, il colonnello Fabrizio Parrulli. Al momento c'è stretto riserbo sui possibili sviluppi che, non è escluso, potrebbero portare ad altri provvedimenti restrittivi. Il generale Adinolfi non appena appresa la notizia dell'importante operazione si è recato a Salerno nella caserma del Comando provinciale per esprimere il suo più vivo compiacimento.
Latitante dal 2007, Francesco Matrone, detto 'la belva' è stato arrestato in una abitazione di Battipaglia. A far scattare le manette ai suoi polsi sono stati i carabinieri del Ros e del comando provinciale di Salerno che da tempo erano sulle sue tracce. Sono in corso numerose perquisizioni nell'area compresa tra i comuni di Battipaglia e Montecorvino Rovella, che proseguiranno quasi certamente anche nella notte. Da quanto si è appreso alla cattura hanno partecipato circa cento carabinieri coadiuvati da un elicottero del 7 nucleo di Pontecagnano e da unità cinofile.
I particolari della cattura saranno illustrati soltanto il 18 agosto nel corso di una conferenza stampa nella sede del comando provinciale di Salerno alla quale prenderanno parte il procuratore della Repubblica Franco Roberti che ha coordinato le attività investigative, i comandanti della Legione Carabinieri Campania, generale Carmine Adinolfi, del Ros, il generale Mario Parente, e del comando provinciale di Salerno, il colonnello Fabrizio Parrulli. Al momento c'è stretto riserbo sui possibili sviluppi che, non è escluso, potrebbero portare ad altri provvedimenti restrittivi. Il generale Adinolfi non appena appresa la notizia dell'importante operazione si è recato a Salerno nella caserma del Comando provinciale per esprimere il suo più vivo compiacimento.