Pirati della strada, da luglio un morto ogni due giorni

Cronaca

Milano, Ladispoli, Reggio Calabria. In un solo giorno, tre incidenti stradali mortali accomunati dalla fuga del guidatore. Nei primi sei mesi dell'anno episodi di questo genere sono aumentati del 33%

Tre casi in poche ore. Incidenti mortali in cui il guidatore responsabile dell'omicidio ha preferito scappare piuttosto che prestare soccorso. Un episodio a Milano, uno a Reggio Calabria e uno a Ladispoli. Le vittime sono due ciclisti e un pedone.

Secondo i dati raccolti dall'osservatorio il Centauro-Asaps (l'associazione sostenitori della Polstrada) gli incidenti con pirati della strada sono in costante aumento: il 2011 è stato l'anno record con gli episodi segnalati (pirateria grave) aumentati del 45%: 852 fughe dopo l'incidente rispetto alle 585 del 2010. Molte si riferiscono a scontri gravissimi che hanno causato 127 decessi, aumentati del 29% rispetto al 2010, e 995 feriti (+33%). Nei casi mortali il 35% dei pirati guidava in stato di ebbrezza e/o sotto l'effetto di stupefacenti.

I dati del 2012 parlano di un bilancio in continuo peggioramento: due morti e 22 feriti a settimana. Dal primo luglio le vittime sono state 17, ovvero un morto ogni due giorni. Nei primi sei mesi dell'anno gli episodi di pirateria sono aumentati del 33% (461), con 57 vittime e 564 feriti. In 68 casi l'autore, scoperto, è risultato ubriaco (26%), in nove era drogato. Nello stesso periodo è stato identificato il 58% dei pirati; uno su quattro era straniero. Cresce anche la presenza delle donne, coinvolte nel 13% degli eventi (era al 9% nel 2011): sono il doppio rispetto al 2009.

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