Palinuro, tragedia nella Grotta del sangue: muoiono 4 sub

Cronaca

I sommozzatori sono probabilmente rimasti intrappolati in un cunicolo, dopo aver perso l'orientamento a causa della sabbia sollevatasi durante il loro passaggio. Recuperati tutti i corpi. E a Capri muore un 70enne durante un'immersione

Tragedia durante un'immersione subacquea nella Grotta del sangue a Capo Palinuro, in provincia di Salerno. Quattro subacquei (tre uomini e una donna) sono morti dopo esser rimasti intrappolati nella grotta durante un'escursione sottomarina. Tutti i corpi sono stati recuperati.
A dare l'allarme alla Capitaneria di porto sono stati altri quattro componenti della "squadra" impegnati nell'immersione che sono riusciti a riemergere. Le ricerche, condotte dalla Guardia Costiera e dai vigili del fuoco di Napoli, sono scattate poco dopo mezzogiorno.

Probabili cause - La 'Grotta del sangue', chiamata così per il colore rosso delle sue pareti a causa della presenza di un batterio, sorge a poca distanza dalla più famosa 'Grotta azzurra', nei pressi di Capo Palinuro. La visibilità nella grotta è molto precaria e sono numerosi gli anfratti situati all'interno della caverna. E' possibile che i quattro siano rimasti bloccati all'interno di un cunicolo della grotta a causa della sabbia sollevatasi durante il loro passaggio. L'acqua è diventata così improvvisamente torbida. L'oscurità potrebbe aver determinato la perdita di contatto tra i due gruppi. L'ipotesi è quella di cui hanno parlato alcuni dei quattro sopravvissuti che sono riusciti ad allontanarsi. Gli altri quattro invece hanno perso l'orientamento e non sono riusciti più a trovare la via d'uscita. Viene considerata invece molto meno probabile l'altra ipotesi, quella del cedimento di una parete di un cunicolo della grotta. Se tale tesi fosse avvalorata, i quattro sub sarebbero rimasti imprigionati tra le rocce crollate all'improvviso nel cunicolo che collega l'interno della grotta alla sua uscita.

Le vittime - La prima vittima accertata si chiamava Andrea Petroni, romano di 41 anni. Il suo corpo è stato portato su una banchina del porto di Palinuro e poi all'obitorio dell'ospedale di Vallo della Lucania. Ad attenderlo sulla riva, tra scene di disperazione, vi erano il padre e la madre, giunti sul posto non appena hanno saputo che tra i quattro dispersi c'era anche il figlio.
Il secondo corpo recuperato è quello di Douglas Rizzo, romano di 41 anni, nato a Londra. Era il capo cordata del gruppo.
I soccorritori hanno poi portato in superficie Susy Cavaccini, salernitana di 36 anni e Panaghiotis Telios, di 23 anni, di origine greca ma residente a Reggio Calabria.

L'esperto: "Grotte di Palinuro estremamente pericolose" - Le grotte di Palinuro rappresentano un'area "particolarmente difficile, dove le immersioni possono risultare estremamente pericolose non solo per la complessità dei percorsi, ma anche perché nella zona sono presenti fenomeni di esalazione di idrogeno solforato, un gas dagli effetti mortali se inalato". Ad affermarlo a SkyTG24 è Francesco Cinelli, sub professionista e ordinario di Ecologia marina all'Università di Pisa.
A ciò si aggiunge il fatto che queste grotte, prosegue l'esperto, "sono caratterizzate da percorsi molto tortuosi, lunghi e spesso con vicoli ciechi". Una pericolosità costata la vita già ad altri. "Altri sub sono morti qui  e quasi sempre la causa è stata l'imprudenza o la scarsa conoscenza dei luoghi".

Immersione mortale anche a Capri. Salvo il disperso a Stintino - E un incidente mortale si è verificato anche nel mare di Capri, al largo della Punta di Tiberio. Un uomo di 70 anni, residente a Napoli, durante un'immersione subacquea guidata è stato colto da malore, e nonostante i disperati tentativi per salvarlo è morto nel corso della sua risalita. 
Sta invece bene Francesco Leoni, il sub che era stato dato per disperso dalle 13 nel mare di Stintino, in provincia di Sassari. L'uomo ha raggiunto la riva a nuoto.

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