Sisma in Emilia, 12 mila persone sono ancora senza casa

Cronaca
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Un mese dopo la scossa di magnitudo 5.8 del 29 maggio scorso, oltre 9 mila emiliani vivono nei campi di accoglienza o in strutture al coperto. Sfollati anche in Lombardia e Veneto

E' passato un mese dal 29 maggio, quando una scossa di magnitudo 5,8 ha colpito la provincia di Modena portando morte e distruzione nei luoghi già provati dalla scossa del 20 maggio (GUARDA IL VIDEO). Solo negli ultimi giorni lo sciame sismico sembra dare tregua agli sfollati. Intanto, è emergenza caldo nelle tendopoli. A un mese dal sisma sono oltre 12 mila le persone senza casa (Qui i dati di Protezione civile pubblicati il 29 luglio).

Oltre 9 mila persone in tenda in Emilia  - Tra Emilia-Romagna, Lombardia e Veneto 12.003 persone sono assistite dal Servizio nazionale della Protezione civile in campi di accoglienza, strutture al coperto (scuole, palestre e caserme, vagoni letto messi a disposizione da Ferrovie di Stato e Genio Ferrovieri) e alberghi che hanno offerto la loro disponibilità grazie alla convenzione siglata con Federalberghi e Asshotel. In Emilia-Romagna gli assistiti sono 11.554: 8.960 in campi tende, 674 in strutture al coperto e 1.920 in alberghi.

In Lombardia 460 assistiti - In Lombardia la Protezione civile assiste 423 persone, delle quali 405 nei campi della provincia di Mantova e 55 hanno trovato sistemazione in una struttura al coperto.

Sfollati anche in Veneto - In Veneto, infine, risultano assistite 17 persone, di cui 17 sono ospitati in albergo e 8 nelle strutture al coperto.
Sono invece oltre quattromila gli uomini e le donne facenti parte dal Sistema nazionale di Protezione civile in campo, tra volontari delle colonne mobili delle Regioni, delle Province Autonome e delle organizzazioni nazionali, operatori ed esperti della protezione civile, vigili del fuoco, personale delle forze armate e dell'ordine, e delle altre strutture operative, a cui si aggiunge tutto il personale delle strutture territoriali di protezione civile.

Sopralluoghi di agibilità - Intanto, sale a 19.781 il numero degli edifici pubblici e privati controllati con sopralluoghi di valutazione dell'agibilità post-sismica che hanno riportato danni durante il terremoto del 20 e 29 maggio scorso. Di queste, sottolinea il Dipartimento della Protezione Civile, 6.786 sono state classificate agibili, 3.387 temporaneamente inagibili ma agibili con provvedimenti di pronto intervento, 948 parzialmente inagibili, 168 temporaneamente inagibili da rivedere con approfondimenti, 7.246 inagibili e 1.245 inagibili per rischio esterno, ossia a causa di elementi esterni pericolanti il cui crollo potrebbe interessare l'edificio.
Il Capo Dipartimento della Protezione Civile, Franco Gabrielli, d'intesa con il Presidente della  Regione Emilia Romagna - Commissario delegato, Vasco Errani - ha comunque fissato al 7 luglio il termine per la  presentazione da parte dei cittadini delle istanze di sopralluogo degli immobili danneggiati dagli eventi sismici del 20 e 29 maggio scorso.
(Qui la nota del Dipartimento della Protezione civile)

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