Gaspare Cervello, scampato alla strage mafiosa del 23 maggio 1992, racconta gli ultimi istanti di vita del giudice, morto insieme alla moglie e a tre agenti di scorta. E’ una delle testimonianze contenute nello speciale JetLag di SkyTG24. GUARDA IL VIDEO
"Falcone stava guidando e a un certo punto, sovrappensiero, ha tolto le chiavi, rallentando la macchina. E' bastato quel mezzo metro per salvarmi la vita". Giuseppe Costanza, uno dei sopravvissuti della strage di Capaci, racconta a SkyTG24 gli attimi più drammatici dell'attentato di venti anni fa in cui persero la vita cinque persone (FOTO). Faceva da autista al giudice, ma quel giorno Falcone aveva deciso di mettersi al volante e così lui si sedette nel sedile posteriore (guarda il video in alto).
Da un altro uomo di scorta scampato all'attentato, Gaspare Cervello, arriva un'altra testimonianza toccante: l'ultimo sguardo di Giovanni Falcone: "Era incastrato - racconta l'ex agente - aveva solo la testa libera. Mi ha guardato, ma il suo era uno sguardo ormai senza risposta".
In JetLag, lo speciale di SkyTG24 sui 20 anni della strage, spazio anche ad altre voci: dagli ex colleghi del pool antimafia come Giuseppe Ayala e Giuseppe Di Lello ai giornalisti più vicini al giudice, come Marcelle Padovani. E poi la politica con Claudio Martelli, che da ministro della Giustizia aveva voluto Falcone alla direzione degli Affari penali.
Il reportage dal titolo Giovanni Falcone, 20 anni dopo è a cura di Ilaria Iacoviello, Roberto Palladino e Fulvio Viviano.
Da un altro uomo di scorta scampato all'attentato, Gaspare Cervello, arriva un'altra testimonianza toccante: l'ultimo sguardo di Giovanni Falcone: "Era incastrato - racconta l'ex agente - aveva solo la testa libera. Mi ha guardato, ma il suo era uno sguardo ormai senza risposta".
In JetLag, lo speciale di SkyTG24 sui 20 anni della strage, spazio anche ad altre voci: dagli ex colleghi del pool antimafia come Giuseppe Ayala e Giuseppe Di Lello ai giornalisti più vicini al giudice, come Marcelle Padovani. E poi la politica con Claudio Martelli, che da ministro della Giustizia aveva voluto Falcone alla direzione degli Affari penali.
Il reportage dal titolo Giovanni Falcone, 20 anni dopo è a cura di Ilaria Iacoviello, Roberto Palladino e Fulvio Viviano.