Brindisi, la scuola aveva vinto un premio per la legalità

Cronaca
L'immagine con la quale l'istituto Morvillo Falcone vinse nel 2007 il premio "La legalità nel quotidiano"
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Nel 2007 l’istituto Morvillo Falcone partecipò al concorso "La legalità nel quotidiano", organizzato dall'Osservatorio permanente Giovani-Editori, e lo vinse con l’immagine spot "Guarda la legalità in faccia"

Una foto con una serie di primissimi piani di occhi aperti e con al centro una foto in bianco e nero dei giudici Giovanni Falcone e Paolo Borsellino. E una frase che recita: "Guarda la legalità in faccia". Con questa immagine la scuola Morvillo Falcone, colpita dall’attentato di Brindisi, partecipò alla prima edizione del concorso "La legalità nel quotidiano", organizzato dall'Osservatorio permanente Giovani-Editori e dalla Fondazione Bnc e inserito nel progetto "Quotidiano in classe". E lo vinse.
Il premio nasceva con l'obiettivo di stimolare l'attenzione degli studenti delle scuole di Calabria e Puglia, simbolo della lotta alla criminalità e della cultura alla legalità. Gli studenti dell’istituto Morvillo-Falcone, guidato dal preside Angelo Rampino, furono premiati in una cerimonia a Roma, alla quale parteciparono il presidente della Fondazione Bnc, Gaetano Arconti, il procuratore generale onorario della Corte di Cassazione, Pier Luigi Vigna, il vice capo della Polizia, Luigi de Sena, e il presidente dell'Osservatorio permanente Giovani-Editori, Andrea Ceccherini.

Lo ha ricordato il portale studentesco Universinet.it al quale alcuni studenti hanno segnalato la fotografia. Anche se il ministro degli Interni Anna Maria Cancellieri e il procuratore di Lecce Cataldo Motta hanno chiesto di essere prudenti visto che la tipologia dell’attentato di Brindisi non sembra essere tipica delle stragi di mafia, il direttore editoriale di Universinet.it, Renato Reggiani, nel riportare l’immagine del concorso ha chiesto "una immediata reazione dello Stato contro la barbarie terroristica di stampo mafioso che ha colpito un istituto da sempre impegnato in prima linea per promuovere la cultura della legalità contro tutte le mafie". Gli studenti, scrive poi Universinet.it, chiedono che "siano finalmente attuate le idee e proposte di Giovanni Falcone, anche per dare un senso a morti di giovani studenti, caduti in una guerra troppo spesso tradita da chi la avrebbe dovuta combattere con loro: potenziamento dei Pool anti mafia, sequestro immediato dei beni dei mafiosi, esclusione dei proventi di attività criminali dallo scudo fiscale, carcere duro per tutti i boss ed affiliati di mafia camorra e 'ndrangheta".

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