Caso Orlandi, nuovi accertamenti sulla sepoltura di De Pedis

Cronaca
Uno striscione sulla facciata della chiesa di S.Apollinare a Roma, in occasione della manifestazione del gennaio 2012 per chiedere "verità e giustizia" per Emanuela Orlandi, la cittadina vaticana scomparsa 28 anni fa
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Il ministro dell'Interno Cancellieri ha disposto verifiche sulla tumulazione del boss della Magliana nella basilica di Sant'Apollinare a Roma. Il nome di Renatino è legato a quello di Emanuela, scomparsa nel 1983 a 15 anni in circostanze mai chiarite

Su De Pedis e sulla sua controversa sepoltura nella basilica di Sant'Apollinare saranno disposti "ulteriori accertamenti". Ad annunciarlo è stato il ministro dell'Interno, Annamaria Cancellieri. Una novità che riapre, ancora una volta, uno spiraglio su uno dei casi irrisolti della storia italiana: il rapimento di Emanuela Orlandi. Il nome di Enrico De Pedis, boss della banda della Magliana morto nel 1990, è legato a quello della ragazza, cittadina vaticana scomparsa, il 22 giugno 1983. Il coinvolgimento della banda della Magliana nel caso Orlandi, con le possibili aderenze tra l'organizzazione criminale e alcuni ambienti vaticani, è un capitolo pieno di ombre, ma è una delle piste che tuttora gli inquirenti tengono aperta. Con una domanda rimasta senza risposta: perché De Pedis è sepolto nella chiesa romana di Sant'Apollinare? Un quesito che il parlamentare del Pd ed ex sindaco di Roma Walter Veltroni ha voluto rivolgere formalmente al ministro attraverso un'interrogazione parlamentare.

Nuovi accertamenti sulla tomba di De Pedis - La titolare del Viminale ha risposto a Montecitorio e ad ascoltarla c'erano anche Pietro, Natalina, Federica e Maria Cristina Orlandi, i fratelli di Emanuela. Quella di De Pedis, ha spiegato il ministro, rientra nei casi di tumulazione cosiddetta "privilegiata" in luoghi diversi dal cimitero, per cui era necessario un decreto d'autorizzazione. Ma "da verifiche effettuate presso gli uffici dell'Interno non risulta sia stato adottato un decreto né risulta che siano mai stati interessati la prefettura di Roma né la direzione generale dei culti, all'epoca articolazione centrale del mio dicastero".
Poi ha citato l'audizione dello scorso 11 ottobre, quando in Commissione parlamentare antimafia i rappresentanti della procura di Roma e della procura distrettuale anti mafia, riferirono che le autorizzazioni "furono rilasciate a suo tempo dal Comune di Roma". Ma l'allora sindaco della Capitale, Franco Carraro ha detto di non essersi mai "occupato di traslazione di salme, tantomeno di quella di Renatino De Pedis... Mi sento di escludere che vi sia stato un atto politico-amministrativo del Comune sull'argomento De Pedis. Potrebbe - ha concluso Carraro - esservi stata una normale autorizzazione burocratica degli uffici competenti".

Dubbi sull'extraterritorialità della basilica di Sant'Apollinare - Cancellieri ha poi parlato di un'altra "circostanza rilevante" per inquadrare i fatti: "Sant'Apollinare è ubicata nel territorio della Città del Vaticano". Ma proprio questo passaggio non è del tutto chiaro e non ha soddisfatto lo steso Veltroni. "A noi non risulta così chiaro che Sant'Apollinare sia territorio Vaticano", ha detto il deputato. In ogni caso, "è eticamente inaccettabile che il capo della banda della Magliana sia sepolto in una delle chiese più importanti di Roma. Lo Stato vada fino in fondo e prema sul Vaticano".
E proprio un esponente vaticano, esperto in campo giuridico, che però preferisce non dire il suo nome, afferma: "Chi entra a Sant'Apollinare è dentro una chiesa su suolo italiano: l'immobile è proprietà della S.Sede a titolo privato, ma un conto è la proprietà un altro la territorialità. Chiesa ed edifici annessi, che ospitano l'Università S.Croce e l'Istituto di Musica Sacra, non godono di extraterritorialità. Semmai possono godere di extrafiscalità, nel senso che non sono assoggettati a tributi e non possono essere espropriati da parte italiana". Citando l'excursus che dalle Guarentigie arriva al Concordato, il prelato rimanda agli articoli 13, 14 e 15 del Trattato Laterano stipulato tra S.Sede e Italia nel 1929 che citano i beni e gli immobili riconosciuti alla S.Sede, e l'articolo 16, che riguarda i casi di extrafiscalità.

Pietro Orlandi: "Sono contento, la questione è arrivata in Parlamento" -
Un quadro di questo genere risulta allo stesso Pietro Orlandi, che afferma di aver interpellato "competenti autorità" per verificare lo status della basilica. Ma il fratello di Emanuela si dice comunque "contento, perché la questione è arrivata in Parlamento. Ho molto apprezzato l'intervento di Veltroni - aggiunge -. Il ministro Cancellieri ha fatto un intervento formale, ma era ovvio che fosse così. Anzi, sono certo farà approfondimenti e mi auguro di poterla incontrare presto".

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