Ventimiglia, "infiltrazioni mafiose": sciolto il Comune

Cronaca

La decisione è stata presa dal governo durante il Consiglio dei ministri perché “sono state riscontrate forme di condizionamento da parte della criminalità organizzata”. Lo scorso 10 marzo la stessa sorte era toccata a Bordighera, sempre in Liguria

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Su proposta del ministro dell'Interno, Annamaria Cancellieri, il Consiglio dei ministri ha deliberato venerdì 3 febbraio lo scioglimento del consiglio comunale di Ventimiglia (Imperia). Lo rende noto un comunicato di Palazzo Chigi, secondo cui nel comune della riviera ligure di Ponente, al confine con la Francia, "sono state riscontrate forme di condizionamento da parte della criminalità organizzata".
Ventimiglia è il secondo comune in provincia di Imperia ad essere sciolto per infiltrazioni mafiose. Il 10 marzo scorso era toccato a Bordighera.
Non si tratta di casi isolati. Negli ultimi mesi sempre più operazioni da parte delle forze dell'ordine hanno fatto luce sui fenomeni di infiltrazioni mafiose al Nord. A Milano il 27 gennaio sono scattate le manette ai polsi del direttore di un noto hotel nel corso di un'operazione che vedeva coinvolti anche tre uomini della Guardia di finanza che si sarebbero fatti corrompere con 40mila euro al mese.

Le prime reazioni - Diverse, e per ora molto caute, le reazioni politiche alla notizia dello scioglimento del Consiglio comunale di Ventimiglia. Per il capogruppo del Pdl, Giovanni Ascheri "un po' di amarezza c'è sicuramente. Il sindaco non l'ho ancora sentito, ma dovremo vederci più tardi per fare il punto. Per ora, non mi sento di dire altro".
Secondo il direttore generale del Comune, Marco Prestileo: "Non possiamo che prendere atto di questa decisione. So che il sindaco, al momento, è a Genova e nel tardo pomeriggio dovrebbe convocare una conferenza stampa. Da parte nostra non possiamo che rispettare questa decisione". Il consigliere comunale di opposizione, Franco Paganelli, del Pd spiega "mi dispiace, soprattutto per la città e mi spiace anche come amico del sindaco. Poi le valutazioni politiche lasciamole al partito".

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