P3: chiesto il processo per Dell'Utri, Verdini e altri 18

Cronaca
Il senatore del Pdl Marcello Dell'Utri e l'ex coordinatore del partito Denis Verdini
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La procura di Roma ha chiuso le indagini sulla presunta loggia chiedendo il rinvio a giudizio di 20 persone accusate di aver formato un’associazione segreta. Tra queste anche l'imprenditore Flavio Carboni e Arcangelo Martino, ex assessore di Napoli

La procura di Roma ha chiesto il rinvio a giudizio di venti persone al termine delle indagini sulla cosiddetta P3. In particolare è stato chiesto il rinvio a giudizio del senatore del Pdl, Marcello Dell'Utri (già condannato in appello a 7 anni per concorso in associazione mafiosa) e dell'ex coordinatore del Pdl, Denis Verdini. L'accusa contesta la violazione della legge Anselmi per aver partecipato ad una associazione segreta "caratterizzata dalla segretezza degli scopi, dell'attività e della composizione del sodalizio e volta a condizionare il funzionamento di organi costituzionali e di rilevanza costituzionale".

Per lo stesso reato rischiano il processo anche l'imprenditore Flavio Carboni e Arcangelo Martino, ex assessore comunale di Napoli e Pasquale Lombardi, ex giudice tributario.
Nel filone d'inchiesta legato al business dell'eolico in Sardegna chiesto il processo anche per il governatore della Regione, Ugo Cappellacci, che è accusato di abuso d'ufficio in merito alla nomina di Ignazio Farris all'Agenzia regionale per l'ambiente della Sardegna.

L’inchiesta, scattata nel 2010, è partita dalle indagini condotte dai magistrati romani intorno all'intreccio occulto tra alte personalità dello stato e altri individui a queste connessi, i quali si sarebbero riuniti in quella che la Procura aveva definito una “nuova P2”. Questa struttura sarebbe stata costituita da Flavio Carboni, Arcangelo Martino e Pasquale Lombardi, secondo quanto riportato nell'informativa del 18 giugno scorso dei carabinieri di Roma, e avrebbe svolto “in maniera sistematica e pianificata un'intensa, riservata ed indebita attività di interferenza sull'esercizio delle funzioni di organi costituzionali, di amministrazioni pubbliche, allo scopo di ottenere vantaggi economici o di altro tipo”.

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