Tra i fondatori del Manifesto, figura storica della sinistra italiana, aveva 79 anni. Soffriva di una grave depressione, dopo la morte della moglie, unita alle delusioni politiche. VIDEO
Ha scelto il suicidio assistito in Svizzera Lucio Magri, 79 anni, fondatore del Manifesto e storico leader della Sinistra. Una forte depressione lo aveva colpito dopo la morte della moglie, unita alle delusioni politiche. A riportare la notizia in prima pagina il Manifesto e la Repubblica.
Il quotidiano diretto da Ezio Mauro spiega che Lucio Magri è partito per la Svizzera "venerdì sera", per recarsi da un "suo amico medico". Non era la prima volta, scrive Repubblica, Magri "l'aveva già fatto" una volta o due ma, "non convinto fino in fondo", "era sempre tornato". Questa volta è stato diverso:"La vita - scrive il Manifesto - gli era diventata insopportabile, sia sul piano politico che su quello personale", in particolare dopo la morte della moglie, Mara, per un tumore. "Senza di lui - si legge ancora sul quotidiano comunista - non sarebbe nato il gruppo del manifesto dopo i fermenti del '68". Magri sarà seppellito a Recanati vicino alla sua Mara, "nella tomba che con cura aveva predisposto dopo la morte della moglie".
Il quotidiano diretto da Ezio Mauro spiega che Lucio Magri è partito per la Svizzera "venerdì sera", per recarsi da un "suo amico medico". Non era la prima volta, scrive Repubblica, Magri "l'aveva già fatto" una volta o due ma, "non convinto fino in fondo", "era sempre tornato". Questa volta è stato diverso:"La vita - scrive il Manifesto - gli era diventata insopportabile, sia sul piano politico che su quello personale", in particolare dopo la morte della moglie, Mara, per un tumore. "Senza di lui - si legge ancora sul quotidiano comunista - non sarebbe nato il gruppo del manifesto dopo i fermenti del '68". Magri sarà seppellito a Recanati vicino alla sua Mara, "nella tomba che con cura aveva predisposto dopo la morte della moglie".