Maltempo, sale la rabbia: fango contro i sindaci

Cronaca

Liguria e Toscana ancora in ginocchio. Il governo dichiara lo stato di emergenza e stanzia 65 milioni. Contestazioni contro il corteo con il ministro per le Infrastrutture, che però smentisce. Pugno contro un consigliere di Pontremoli. FOTO E VIDEO

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LE FOTO: Brugnato - Aulla - Monterosso - Prima e dopo l'alluvione: il confronto - I volti della disperazione - Le immagini dal web - La frana sulla A12 - Le polemiche su Twitter - Le mappe dell'alluvione - Vernazza nel fango - Alluvioni 2011: tutte le foto

(In fondo all'articolo tutti i video sull'alluvione in Liguria e Toscana)

Il Consiglio dei ministri ha deliberato lo stato di emergenza per le province di La Spezia e Massa Carrara, colpite dall'alluvione di martedì 25 ottobre che ha causato almento sette vittime, e ha stanziato 65 milioni per il soccorso alle popolazioni. Monta intanto la rabbia dei residenti che hanno contestato una delegazione di sindaci che stavano visitando le zone colpite e il ministro delle Infrastrutture Altero Matteoli, che però afferma in una nota che le proteste non erano rivolte contro lui. Ad Aulla, il comune a monte dal quale non è arrivato ai paesi a valle l'allarme del passaggio dell'onda di pienacontestazioni, un consigliere è stato colpito al volto da un pugno.

Matteoli: "Situazione peggiore di quanto immaginavamo" - La decisione presa dal governo "è un primo passo importante - ha spiegato il ministro per le Infrastrutture Altero Matteoli in merito allo stanziamento dei fondi deciso dal Consiglio dei ministri - che non inficia comunque la possibilità di aver risorse dal Fondo e dall'Europa". Dopo aver visitato Monterosso (La Spezia) e sorvolato Vernazza e i comuni della Lunigiana, Matteoli ha detto che la situazione è peggiore "in alcuni casi di quello che potevamo immaginare". Per quanto riguarda l'entità dei danni, "occorrerà ancora qualche giorno per avere un'idea più precisa". E ha concluso: "Posso aggiungere che come governo siamo sempre stati in contatto con i prefetti e con le Regioni e gli Enti Locali coinvolti e abbiamo fatto tutto quello che c'era da fare, anche se quando ci sono dei morti è sempre poco". 

Le contestazioni - Il corteo di automobili in cui si trovava il ministro Matteoli, però, è stato oggetto di alcune contestazioni anche violente.
Una signora ha gridato “assassino” al sindaco di Aulla, Roberto Simoncini, mentre qualche contestazione è andata anche all'indirizzo del presidente della Regione Toscana, Enrico  Rossi, anche se non è mancato chi ha abbracciato il governatore per  gli aiuti della Regione agli alluvionati.
Il sindaco Simoncini ha detto che comprende la rabbia di alcuni cittadini, e accusa chi dice che i primi cittadini non hanno avvertito in tempo la popolazione dell'esondazione del Magra, di "giocare allo scaricabarile per trovare un colpevole" a tutti i costi.
Un gruppetto di persone ha lanciato con delle pale il fango  contro il corteo di auto con a bordo il ministro Altero Matteoli e i rappresentanti delle istituzioni locali. In una nota, il Ministero delle Infrastrutture ha però smentito le proteste. "L'episodio di contestazione, cui hanno fatto riferimento notizie di stampa, e che si è limitato al grido vergogna  di tre persone,  non era diretto, con tutta evidenza, contro il ministro Matteoli. Tanto per il
rispetto della verità dei fatti" si legge. Il fango ha colpito in faccia il sindaco di Pontremoli, Lucia Baracchini, che aveva aperto il finestrino.
E' stato invece raggiunto da un pugno e da un grumo di fango  ad un occhio Michele Lecchini, consigliere comunale a Pontremoli, che era in auto con il sindaco durante la contestazione ad Aulla. Lo ha confermato lo stesso Lecchini spiegando di essere stato medicato dal sindaco di Filattiera "che è un medico"

La settima vittima  - Intanto, salgono a sette le vittime accertate. L'ultimo corpo, recuperato all'alba del 28 ottobre a Cassana, è di un cittadino romeno. L'uomo si trovava con la fidanzata, la ragazza estratta viva dalle macerie nei momenti immediatamente successivi al crollo della casa, ospite di un amico, il connazionale di 37 anni Nicolae Corneliu Huteleac deceduto nel crollo.
Gli sfollati sono centinaia e alcune frazioni restano isolate. Cinque i ponti crollati nell'alto bacino del Magra investito dall'esondazione. Sul fronte dei collegamenti, giovedì 27 ottobre è stata riaperta un'unica carreggiata l'autostrada A15 Parma-La Spezia.

Evacuata Mulazzo - Hanno trascorso la notte da amici, parenti o in albergo i 250 abitanti di Mulazzo (Massa  Carrara) evacuati nella serata di giovedì 27 ottobre dalle loro abitazioni, a  rischio dopo l'alluvione che tre giorni fa ha devastato la Lunigiana,  con l'esondazione del fiume Magra. Una verifica dei tecnici dei vigili del fuoco e di alcuni geologi ha evidenziato diversi movimenti franosi che minacciano le case del centro storico dei Mulazzo, e gli abitanti sono stati evacuati in massa.

Stato di calamità naturale anche a Roma - Intanto a Roma, per il nubifragio che ha colpito la capitale lo scorso 20 ottobre, la giunta regionale del Lazio ha proclamato ufficialmente lo status di calamità naturale. Così la Capitale potrà fare la conta dei danni ufficiale, al momento stimati in diversi milioni di euro, e chiedere un risarcimento alla stessa Regione o allo Stato se il livello dei danni risulterà essere quello massimo. Per il presidente della Regione Lazio Renata Polverini "ora la palla passa al governo" mentre per il sindaco di Roma Gianni Alemanno questa dichiarazione  "mette a tacere definitivamente tutte le polemiche di carattere politico che hanno cercato di minimizzare la calamità naturale avvenuta la scorsa settimana per dare inesistenti responsabilità a questa Amministrazione rispetto ai danni subiti dalla città".



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