Villari: "Pompei non sarà commissariata dall'Unesco"

Cronaca

Continuano le polemiche dopo il crollo di sabato scorso. Il sottosegretario ai Beni Culturali smentisce a SkyTG24 le indiscrezioni apparse sui giornali. E annuncia l'arrivo di 105 milioni di euro: "Ma dobbiamo vigilare sulle infiltrazioni della camorra"

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"Pompei non sarà commissariata". Riccardo Villari, sottosegretario ai Beni Cuturali, smentisce a SkyTG24 l'indiscrezione, apparsa su alcuni giornali lunedì 24 ottobre, secondo cui l'Unesco si vorrebbe occupare in modo diretto del sito archeologico campano. "Ogni giorno ci relazioniamo con l'ambasciatore Unesco in Italia, ma non è nelle intenzioni o nelle facoltà dell'Unesco commissariare Pompei. E non lo avremmo permesso perché la legge non lo consente". Dalle parole di Villari emerge come l'area sia sotto osservazione internazionale già dallo scorso 6 novembre, quando crollò La Scuola dei Gladiatori. L'episodio costò all'Italia una sorta di ammonizione, che rimane valida ancora oggi. E l'ultimo crollo del 22 ottobre ha riportato Pompei sotto la lente dei commissari.

Mercoledì 26 ottobre, intanto, è attesa la visita di Johannes Hahn, commissario europeo, che dovrebbe sbloccare i fondi per Pompei. "Non abbiamo tagliato i fondi, Hahn ha confermato che sono in arrivo 105 milioni di euro". Ma Villari, in modo polemico, invita gli organi amministrativi a fare la loro parte: ""A Pompei ci sono i soldi e il personale: quello che manca è il management. Noi abbiamo fatto tutto quello che dovevamo, abbiamo messo in campo risorse aggiuntive e un rinforzo del personale. Ora tocca a chi ha autonomia gestionale e finanziaria come la Soprintendenza".

Ma sul sito archeologico si intravede anche l'ombra della camorra. "Da sempre - ha spiegato Villari - dove ci sono soldi e interessi c'é sempre una vischiosità contro la quale bisogna reagire. Tentano di infiltrarsi e questo ci obbliga a vigilare".

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