Milanese ai testimoni, “su nomine negate tutto”
CronacaEmergono nuovi particolari dall'inchiesta della procura di Napoli sull'ex consigliere del ministro Tremonti. Sequestrate 5 cassette di sicurezza appartenenti al deputato Pdl
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Per i magistrati che ne hanno chiesto l'arresto è al centro di un sistema che prevede nomine in cambio di denaro o altre utilità. Ma Marco Milanese non la pensa così: "Io sono solo un postino", "non ho mai preso soldi e sulle nomine non c'entro nulla". Tanto che a via XX settembre "neanche il passacarte un altro po' faccio".
L'ultima difesa, l'ex consigliere politico di Tremonti nei confronti del quale la procura di Napoli ha chiesto l'arresto, la tenta il 29 marzo di quest'anno: ma nelle 171 pagine di dichiarazioni spontanee non riesce ad allontanare i sospetti. "Le sue dichiarazioni - scrive infatti il Gip - appaiono francamente inattendibili".
Il capo di Gabinetto dell'Economia: così il deputato distribuiva incarichi - In attesa che la Camera si pronunci sulla richiesta d'arresto per Marco Milanese - accusato di aver ricevuto regali e denaro in cambio delle nomine nelle aziende controllate dal Ministero dell'Economia - sui quotidiani appaiono le dichiarazioni che il capo di Gabinetto di Tremonti, Vincenzo Fortunato, avrebbe reso l'11 gennaio scorso al pubblico ministero napoletano Piscitelli. In quell'occasione avrebbe infatti spiegato sia il ruolo dell'ex ufficiale della Guardia di finanza asceso al fianco del ministro, sia il meccanismo che conduce alla spartizione delle cariche decise dal suo dicastero.
"Milanese si occupa dell'attività politica del ministro in senso ampio... - ha spiegato Fortunato, secondo quanto riporta il Corriere della Sera - Ha seguito, per conto del ministro, le nomine nelle società di primo livello le cui azioni sono detenute dal ministero-dipartimento del Tesoro; fra essi rientrano Eni, Enel, Anas, Fs, Poligrafico dello Stato, Sogei, Finmeccanica, Fincantieri, Enav ed altre". Il capo di Gabinetto dell'Economia avrebbe inoltre chiarito che la provenienza delle designazioni è "in parte interna al dipartimento e in parte di provenienza politica".
Digos sequestra 5 cassette di sicurezza - La Digos ha sequestrato al deputato Pdl Marco Milanese cinque cassette di sicurezza custodite in una filiale della Banca di Credito Artigiano di Roma, il cui contenuto è controllabile però solo con l'autorizzazione della
Camera. Lo riferiscono fonti giudiziarie, aggiungendo che la Procura ha richiesto l'autorizzazione per la perquisizione alla Camera, che sarà chiamata a pronunciarsi con un voto distinto rispetto all'eventuale esecuzione dell'ordinanza di custodia per Milanese.
La Procura partenopea accusa il parlamentare 51enne, ex ufficiale della Guarda di Finanza, di corruzione, rivelazione di segreto d'ufficio e associazione per delinquere nell'ambito di un'inchiesta su una società assicurativa. Ex collaboratore del ministro dell'Economia Giulio Tremonti, secondo l'ordinanza di arresto "permane una situazione di oggettiva vicinanza" tra il ministro di via XX Settembre e Milanese, che gode di una "stretta fiducia che prescinde del rapporto formale".
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