Inchiesta G8, "la lista dei regali di Anemone alla politica"

Cronaca
L'imprenditore Diego Anemone
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Recuperato un file del pc dell'imprenditore che conterrebbe l'elenco dei soldi e dei benefit che sarebbero stati dati a ministri e dirigenti, tra cui Claudio Scajola. L'ex ministro: "Inaccettabile accanimento persecutorio"

Case, bollette, contanti, vacanze contravvenzioni, persino un frullatore. Sarebbero questi i regali ai potenti fatti dall'imprenditore Diego Anemone in campio di appalti pubblici, nell'ambito dell' inchiesta "Grandi eventi" . E' quanto scrivono mercoledì 25 maggio i due principali quotidiani italiani, Corriere della Sera e Repubblica.

In un articolo scritto da Carlo Bonini, il quotidiano diretto da Ezio Mauro riporta per esteso il contenuto di un file estratto dal computer della segretaria dell'imprenditore, ora trascritto nelle pagine dell'inchiesta G8.
"Si scopre così - scrive poi Fiorenza Sarzanini  sul Corriere - che fin dal 2001 il giovane imprenditore aveva rapporti economici con l'allora ministro dell'interno Claudio Scajola, preoccupandosi di retribuire con un milione di lire il suo autista. E quattro anni dopo non si occupò soltanto di stanziare 900mila euro per l'appartamento vista Colosseo di via del Fagutale a Roma: nonostante l'interessato abbia sempre negato, i documenti dimostrano come Anemone abbia messo a disposizione pure i 200mila euro per la caparra".

Ma la Sarzanini scrive inoltre di "soldi e benefici anche per l'ex ministro Pietro Lunardi, auto di lusso per il cerimoniere di Sua Santità, monsignor Francesco Camaldo, denaro sui conti del cardinal Sepe. E una fattura da 30.000 euro in favore di Olivia Bertolaso, la figlia dell'ex capo della Protezione Civile".
E proprio su Scajola - nota Carlo Bonini su Repubblica - si annuncerebbe una nuova tempesta perchè la posizione dell'ex ministro sarebbe stata trasmessa da Perugia al procuratore aggiunto di Roma perché valuti la possibilità di un'iscrizione al registro degli indagati per riciclaggio (Scajola, infatti, non è al momento indagato).

Dura la replica di Claudio Scajola che, in una nota sostiene che "ancora una volta leggo notizie prive di fondamento sul mio conto. Si tratta di episodi già passati al vaglio dell'autorità giudiziaria che non mi riguardano e per i quali è stata ritenuta la mia totale estraneità". Si tratta, sottolinea l'esponente del Pdl, di "un inaccettabile accanimento persecutorio, che non ha trovato alcun fondamento di verità".

La rassegna stampa di mercoledì 25 maggio:

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