Il primo cittadino di Montesarchio e l'assessore ai Lavori Pubblici e Protezione Civile della sua giunta sono accusati di aver chiesto aiuto alla camorra nella campagna elettorale del 2003
Retata nel beneventano. Diciannove persone sono state arrestate nell'ambito di un'operazione condotta dai pm della Direzione distrettuale antimafia di Napoli eseguita dai Carabinieri del Comando provinciale di Benevento. Gli investigatori avrebbero fatto luce sull'intreccio di interessi tra politici, imprenditori e criminalità. Tra gli arrestati vi sono anche il sindaco di Montesarchio, Antonio Izzo, e due assessori della sua giunta. L'indagine è stata coordinata dal procuratore di Napoli, Giandomenico Lepore, coordinatore della Dda.
In carcere oltre a politici e imprenditori sono finiti esponenti di tre clan attivi a Montesarchio e nel beneventano: Pagnozzi, Iadanza e Panella.
La tornata elettorale sotto la lente di ingrandimento della Procura antimafia è quella del 2003
quando Antonio Izzo fu eletto per la prima volta sindaco di Montesarchio.
In carcere oltre a politici e imprenditori sono finiti esponenti di tre clan attivi a Montesarchio e nel beneventano: Pagnozzi, Iadanza e Panella.
La tornata elettorale sotto la lente di ingrandimento della Procura antimafia è quella del 2003
quando Antonio Izzo fu eletto per la prima volta sindaco di Montesarchio.