Truffa con fondi Ue, arrestato un deputato siciliano
CronacaIl consigliere regionale dell'Mpa Riccardo Minardo è accusato di associazione per delinquere, truffa aggravata e malversazione ai danni dello Stato. In manette anche altre quattro persone
Il deputato regionale siciliano dell'Mpa Riccardo Minardo, presidente della I commissione dell'Ars Affari istituzionali ed ex parlamentare nazionale, è stato arrestato dalla Guardia di Finanza, insieme ad altre quattro persone, nell'ambito di un'inchiesta su una presunta truffa legata a finanziamenti statali ed europei.
Le accuse nei suoi confronti sono di associazione per delinquere, truffa aggravata e malversazione ai danni dello Stato. Oltre a Minardo, al quale sono stati concessi i domiciliari, il provvedimento riguarda la moglie del deputato regionale, Giuseppa Zocco, il presidente del Consiglio di amministrazione del Copai, Rosaria Suizzo, il marito della donna Mario Barone, proprietario di alcune società, e Pietro Maienza, legale rappresentante di una di queste.
I cinque provvedimenti di custodia cautelare sono stati firmati dal Gip di Modica, Patricia Di Marco. L'inchiesta, condotta dalla Procura di Modica retta da Francesco Puleio, ruota attorno a finanziamenti al Copai, il Consorzio di sviluppo dell'area iblea e all'acquisto di Palazzo Pandolfi, un antico edificio di Pozzallo (Ragusa) che doveva essere destinato a Centro Polivalente, di un altro antico palazzo nobiliare a Modica, Palazzo Lanteri, e della emittente Radio Onda Libera.
Le accuse nei suoi confronti sono di associazione per delinquere, truffa aggravata e malversazione ai danni dello Stato. Oltre a Minardo, al quale sono stati concessi i domiciliari, il provvedimento riguarda la moglie del deputato regionale, Giuseppa Zocco, il presidente del Consiglio di amministrazione del Copai, Rosaria Suizzo, il marito della donna Mario Barone, proprietario di alcune società, e Pietro Maienza, legale rappresentante di una di queste.
I cinque provvedimenti di custodia cautelare sono stati firmati dal Gip di Modica, Patricia Di Marco. L'inchiesta, condotta dalla Procura di Modica retta da Francesco Puleio, ruota attorno a finanziamenti al Copai, il Consorzio di sviluppo dell'area iblea e all'acquisto di Palazzo Pandolfi, un antico edificio di Pozzallo (Ragusa) che doveva essere destinato a Centro Polivalente, di un altro antico palazzo nobiliare a Modica, Palazzo Lanteri, e della emittente Radio Onda Libera.