Una ventitrenne all'ottavo mese di gravidanza ricoverata per un'infezione alla coscia destra a Castellammare di Stabia è deceduta in seguito a una crisi respiratoria. Aspettava due gemelli. La procura apre un'inchiesta: 7 avvisi di garanzia
E' giunta in ospedale domenica 24 aprile per una infezione alla coscia destra ed è morta poche ore dopo l'intervento, in seguito ad una crisi respiratoria.
Maria Rosaria Ferraioli, 23 anni, di Castellammare di Stabia, all'ottavo mese di gravidanza, è deceduta nel reparto di rianimazione dell'ospedale di Scafati, in provincia di Salerno.
La giovane ha perso anche i due gemelli a pochissime settimane dal parto. Il 24 aprile era stata sottoposta ad un banale intervento per la rimozione di un ascesso alla coscia destra. Nel corso della notte ha avuto una crisi respiratoria ed è stata trasferita nel reparto di rianimazione.
Inutile ogni tentativo, anche per salvare i due bambini. La donna è morta e la procura della Repubblica di Nocera Inferiore ha disposto il blocco della salma per eseguire l'esame autoptico, notificando sette informazioni di garanzia. I magistrati hanno ordinato ai carabinieri del Comando provinciale di Salerno l'acquisizione della cartella clinica per ricostruire tutta la vicenda.
Maria Rosaria Ferraioli, 23 anni, di Castellammare di Stabia, all'ottavo mese di gravidanza, è deceduta nel reparto di rianimazione dell'ospedale di Scafati, in provincia di Salerno.
La giovane ha perso anche i due gemelli a pochissime settimane dal parto. Il 24 aprile era stata sottoposta ad un banale intervento per la rimozione di un ascesso alla coscia destra. Nel corso della notte ha avuto una crisi respiratoria ed è stata trasferita nel reparto di rianimazione.
Inutile ogni tentativo, anche per salvare i due bambini. La donna è morta e la procura della Repubblica di Nocera Inferiore ha disposto il blocco della salma per eseguire l'esame autoptico, notificando sette informazioni di garanzia. I magistrati hanno ordinato ai carabinieri del Comando provinciale di Salerno l'acquisizione della cartella clinica per ricostruire tutta la vicenda.