Napoli, la Pasqua si festeggerà tra i rifiuti
CronacaContinua l'emergenza nel capoluogo campano: la quantità di immondizia in strada supera di nuovo le mille tonnellate. Decine di roghi sono stati spenti dai vigili del fuoco. FOTO E VIDEO
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Sarà probabilmente una Pasqua tra i rifiuti quella che Napoli si accinge a vivere: in strada ci sono ancora 1.100 tonnellate d'immondizia e l'"operazione recupero", avviata qualche giorno fa, sta segnando il passo nonostante gli sforzi compiuti per rimuoverle tutte, soprattutto lungo le strade che potrebbe essere affollate dai turisti.
Gli Stir, secondo quanto si apprende da fonti dell'Asia, l'azienda speciale igiene ambientale del Comune di Napoli, vanno a rilento perché si stanno registrando delle difficoltà nelle operazioni di evacuazione dei magazzini della frazione secca, ovvero quella parte dei rifiuti destinata alla combustione nell'impianto di termovalorizzazione di Acerra.
I cumuli, intanto, continuano a crescere ed aumentano anche i disagi per i cittadini. Negli ultimi giorni superlavoro per i vigili del fuoco impegnati a spegnere diverse decine di roghi tra Napoli e provincia per limitare le conseguenze delle fiamme che fanno sprigionare diossina nell'ambiente.
Mercoledì 20 aprile sono state conferite 1.386 tonnellate - la produzione media del capoluogo in concomitanza delle festività - e gli impianti di Caivano (Napoli) e Santa Maria Capua Vetere, nel Casertano, non hanno potuto trattare i carichi provenienti dal capoluogo partenopeo a causa della mancata evacuazione della frazione secca. Difficoltà anche in diversi comuni della Provincia.
A Melito, a ridosso del mercato ortofrutticolo, i sacchetti di spazzatura hanno invaso metà della carreggiata. Le auto, con grande rischio, sono costrette a rallentare per evitare di finire sui cumuli di rifiuti che marciscono sotto il sole.
"Rimane massimo l'impegno, mio e di tutti i lavoratori dell'Asia, in questi tre giorni precedenti la Pasqua, per tentare di recuperare i maggiori quantitativi di giacenza - ha detto l'assessore all'Igiene del Comune di Napoli Paolo Giacomelli - in particolare, nelle aree centrali della città, cioé quelle maggiormente interessate dai flussi turistici".
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