Risposta a Berlusconi che sabato aveva chiesto un maggiore impegno comunitario: "Se la Ue non è una cosa concreta meglio dividersi". Nella notte arrivano due barconi con 160 persone a Lampedusa
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Sono attualmente 753 i migranti presenti nell'isola di Lampedusa, dopo i due barconi arrivati nella notte con a bordo 108 e 35 persone. 510 migranti, tutti tunisini, si trovano nel centro di accoglienza dell'isola e a partire da domani, come ha detto ieri il premier Silvio Berlusconi, saranno rimpatriati con due voli al giorno. Altri 243 sono invece ospitati nella base Loran: si tratta di profughi sub-sahariani provenienti dalla Libia che saranno trasferiti nei centri per i rifugiati sulla terra ferma.
Domenica mattina intanto sono arrivati altri 7 migranti: le motovedette della guardia costiera li hanno intercettati quando erano praticamente all'ingresso del porto, dove sono arrivati con un piccolo gommone senza motore, probabilmente lasciati da un'imbarcazione a largo.
Berlusconi chiede l'intervento europeo - Sabato sull'isola è arrivato Silvio Berlusconi, che ha chiesto un maggiore impegno da parte dell'Unione Europa per risolvere il problema degli sbarchi. "Si deve fare i conti con la realtà e con il fatto che l'Europa o è qualcosa di vero e di concreto, oppure non è. E allora meglio ritornare a dividerci e ciascuno a inseguire le proprie paure e i propri egoismi" ha detto il presidente del Consiglio, chiedendo una partecipazione più attiva da parte dell'Unione.
La risposta dell'Europa - Bruxelles ribadisce che l'immigrazione è un problema comune europeo, anche se non vuole commentare le ultime dichiarazioni di Silvio Berlusconi. "Non commentiamo le parole del premier italiano - ha detto il portavoce della Commissione europea Cezary Lewanowicz - ma ribadiamo fortemente che i flussi migratori provenienti dal Nordafrica sono comune responsabilità dell'Europa, non solo dei Paesi del Mediterraneo, ma di tutti quanti". Per questa ragione, secondo il portavoce, "serve che l'Europa parli con una sola voce" sulla questione.
I dubbi francesi - Resta però critico il governo di Parigi. "La Francia continuerà i respingimenti alla frontiera con l'Italia e si opporrà all'idea di una ridistribuzione dei migranti tra i vari paesi europei" sostiene Laurent Wauquiez, ministro per gli Affari europei del governo di Parigi, intervistato da La Repubblica. "Sarebbe sbagliato dire che l'Italia non è stata aiutata dall'Europa", spiega. "Il vostro paese ha ricevuto aiuti e sostegno per affrontare l'emergenza". Quano ai visti temporanei che l'Italia rilascerà ai migranti, Wauquiez fa presente che "l'Italia può rilasciare questi permessi temporanei di soggiorno ma lo deve fare nel rispetto delle regole comunitarie. D'altra parte, questi visti non permettono di circolare liberamente nello spazio comune se non rispettano le condizioni poste da Schengen. Su questo la commissione e tutti gli stati membri dovranno vigilare".
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Domenica mattina intanto sono arrivati altri 7 migranti: le motovedette della guardia costiera li hanno intercettati quando erano praticamente all'ingresso del porto, dove sono arrivati con un piccolo gommone senza motore, probabilmente lasciati da un'imbarcazione a largo.
Berlusconi chiede l'intervento europeo - Sabato sull'isola è arrivato Silvio Berlusconi, che ha chiesto un maggiore impegno da parte dell'Unione Europa per risolvere il problema degli sbarchi. "Si deve fare i conti con la realtà e con il fatto che l'Europa o è qualcosa di vero e di concreto, oppure non è. E allora meglio ritornare a dividerci e ciascuno a inseguire le proprie paure e i propri egoismi" ha detto il presidente del Consiglio, chiedendo una partecipazione più attiva da parte dell'Unione.
La risposta dell'Europa - Bruxelles ribadisce che l'immigrazione è un problema comune europeo, anche se non vuole commentare le ultime dichiarazioni di Silvio Berlusconi. "Non commentiamo le parole del premier italiano - ha detto il portavoce della Commissione europea Cezary Lewanowicz - ma ribadiamo fortemente che i flussi migratori provenienti dal Nordafrica sono comune responsabilità dell'Europa, non solo dei Paesi del Mediterraneo, ma di tutti quanti". Per questa ragione, secondo il portavoce, "serve che l'Europa parli con una sola voce" sulla questione.
I dubbi francesi - Resta però critico il governo di Parigi. "La Francia continuerà i respingimenti alla frontiera con l'Italia e si opporrà all'idea di una ridistribuzione dei migranti tra i vari paesi europei" sostiene Laurent Wauquiez, ministro per gli Affari europei del governo di Parigi, intervistato da La Repubblica. "Sarebbe sbagliato dire che l'Italia non è stata aiutata dall'Europa", spiega. "Il vostro paese ha ricevuto aiuti e sostegno per affrontare l'emergenza". Quano ai visti temporanei che l'Italia rilascerà ai migranti, Wauquiez fa presente che "l'Italia può rilasciare questi permessi temporanei di soggiorno ma lo deve fare nel rispetto delle regole comunitarie. D'altra parte, questi visti non permettono di circolare liberamente nello spazio comune se non rispettano le condizioni poste da Schengen. Su questo la commissione e tutti gli stati membri dovranno vigilare".