Al contrario di quanto annunciato dai suoi legali, lunedì 21 il premier non si presenterà davanti ai giudici di Milano perché impegnato in un consiglio di ministri. Nel procedimento il capo del governo è imputato di corruzione in atti giudiziari
Il premier Silvio Berlusconi non sarà presente all'udienza del processo Mills in programma lunedì 21 marzo a Milano, perché impegnato nella riunione del consiglio dei ministri sulla crisi in Libia. Lo hanno riferito i legali del premier, precisando che, tuttavia, non sarà sollevato il legittimo impedimento.
All'udienza di lunedì, infatti, è prevista la deposizione del consulente del pm sui conti di Mills e Silvio Berlusconi, attraverso i suoi legali, aveva annunciato che si sarebbe presentato in aula. "Consentiremo che l'udienza si svolga - ha spiegato l'avvocato Pietro Longo, uno dei due legali del premier - anche se il presidente Berlusconi è impedito a partecipare per la convocazione del Consiglio dei ministri".
Nel procedimento il capo del governo è imputato di corruzione in atti giudiziari perché avrebbe "comprato" il silenzio dell'avvocato inglese David Mills. Quest'ultimo è già stato condannato in primo e secondo grado a quatto anni e mezzo di reclusione ma la Cassazione ha finito con il dichiarare la prescrizione del reato.
All'udienza di lunedì, infatti, è prevista la deposizione del consulente del pm sui conti di Mills e Silvio Berlusconi, attraverso i suoi legali, aveva annunciato che si sarebbe presentato in aula. "Consentiremo che l'udienza si svolga - ha spiegato l'avvocato Pietro Longo, uno dei due legali del premier - anche se il presidente Berlusconi è impedito a partecipare per la convocazione del Consiglio dei ministri".
Nel procedimento il capo del governo è imputato di corruzione in atti giudiziari perché avrebbe "comprato" il silenzio dell'avvocato inglese David Mills. Quest'ultimo è già stato condannato in primo e secondo grado a quatto anni e mezzo di reclusione ma la Cassazione ha finito con il dichiarare la prescrizione del reato.