Il bilancio più grave nei pressi di Oropa, nel biellese, dove hanno perso la vita due persone. Sull'Etna un uomo è rimasto ucciso precipitando da un costone per una raffica di vento. Nei pressi di Belluno una donna è stata estratta viva dopo una slavina
Due morti e sei feriti: è questo il bilancio bilancio definitivo delle slavine cadute nel biellese Le masse di neve, scese dal monte Camino nei pressi di Oropa, si sono staccate poco dopo le 10 di domenica 6 marzo.
Sulle montagne biellesi, come d'altronde su tutto l'arco alpino piemontese, il rischio valanghe è di grado 4 ('forte', su una scala europea che arriva fino a 5) per le abbondanti nevicate dei giorni scorsi e il rialzo termico di queste ore.
Nelle operazioni sono stati impegnati 30 uomini del Soccorso Alpino piemontese, due unità cinofile di cani da valanga, due elicotteri del Soccorso Alpino, uno piemontese l'altro valdostano.
I sei feriti, di cui due gravi, sono stati ricoverati negli ospedali di Biella e Aosta.
Altra valanga e altri feriti nel bellunese - E nelle stesse ore un'altra valanga è caduta nel Van delle Forcelle, nel gruppo del San Sebastiano versante zoldano, nel bellunese, coinvolgendo diversi gruppi di sciatori, una quindicina, di cui due estratti ferito.
Sul posto due elicotteri e tre Stazioni del Soccorso alpino Dolomiti Bellunesi con quattro unità cinofile hanno immediatamente inizia le operazioni di assistenza, estraendo viva la donna, all'inizio data per dispersa. La sciatrice, originaria del pordenonese, è stata ritrovata dagli uomini del Soccorso alpino 15 minuti dopo essere stata travolta dalla massa nevosa. Altre due persone sono rimaste ferite e sono state trasportate in ospedale. Le loro condizioni non sono gravi.
Un morto anche sull'Etna - I tecnici del Corpo nazionale soccorso alpino e speleologico (CNSAS) della Stazione di Nicolosi, hanno recuperato il corpo di C.G., 25 anni, di Ragusa, amante di alpinismo e scialpinismo. Il fiovane, stamattina, unitamente ad altri due compagni, aveva intrapreso la traversata scialpinistica in quota dell'Etna.
Giunto nella zona dei Pizzi Deneri, versante Etna Nord, a quota 2850 m. circa, fermatosi per una sosta, a causa delle avverse condizioni meteo, e per una probabile raffica di vento ha perso l'equilibrio scivolando lungo la Valle del Leone, la parte più a nord della Valle del Bove. Scattati gli interventi di soccorso e quelli sanitari, per il giovane non c'è stato nulla da fare.
Sulle montagne biellesi, come d'altronde su tutto l'arco alpino piemontese, il rischio valanghe è di grado 4 ('forte', su una scala europea che arriva fino a 5) per le abbondanti nevicate dei giorni scorsi e il rialzo termico di queste ore.
Nelle operazioni sono stati impegnati 30 uomini del Soccorso Alpino piemontese, due unità cinofile di cani da valanga, due elicotteri del Soccorso Alpino, uno piemontese l'altro valdostano.
I sei feriti, di cui due gravi, sono stati ricoverati negli ospedali di Biella e Aosta.
Altra valanga e altri feriti nel bellunese - E nelle stesse ore un'altra valanga è caduta nel Van delle Forcelle, nel gruppo del San Sebastiano versante zoldano, nel bellunese, coinvolgendo diversi gruppi di sciatori, una quindicina, di cui due estratti ferito.
Sul posto due elicotteri e tre Stazioni del Soccorso alpino Dolomiti Bellunesi con quattro unità cinofile hanno immediatamente inizia le operazioni di assistenza, estraendo viva la donna, all'inizio data per dispersa. La sciatrice, originaria del pordenonese, è stata ritrovata dagli uomini del Soccorso alpino 15 minuti dopo essere stata travolta dalla massa nevosa. Altre due persone sono rimaste ferite e sono state trasportate in ospedale. Le loro condizioni non sono gravi.
Un morto anche sull'Etna - I tecnici del Corpo nazionale soccorso alpino e speleologico (CNSAS) della Stazione di Nicolosi, hanno recuperato il corpo di C.G., 25 anni, di Ragusa, amante di alpinismo e scialpinismo. Il fiovane, stamattina, unitamente ad altri due compagni, aveva intrapreso la traversata scialpinistica in quota dell'Etna.
Giunto nella zona dei Pizzi Deneri, versante Etna Nord, a quota 2850 m. circa, fermatosi per una sosta, a causa delle avverse condizioni meteo, e per una probabile raffica di vento ha perso l'equilibrio scivolando lungo la Valle del Leone, la parte più a nord della Valle del Bove. Scattati gli interventi di soccorso e quelli sanitari, per il giovane non c'è stato nulla da fare.