"Orgogliosi della scuola pubblica", e lo dicono su Facebook

Cronaca
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C'è chi ricorda la professoressa di lettere che leggeva Dante agli studenti il pomeriggio e chi è fiera di insegnarci anche se "precaria da 10 anni". Le parole del premier sui docenti statali scatenano un'ondata di polemiche. E infiammano la Rete

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di Giulia Floris

"Orgoglioso della mia insegnante di lettere che veniva volontariamente a leggerci la Divina Commedia il pomeriggio, dopo le lezioni....", "Non sono solo orgoglioso ma anche riconoscente”, e orgoglioso “pur non essendo comunista, se permettete".
E’ un elenco scanzonato, a tratti commosso, spesso arrabbiato, quello che anima la pagina del gruppo di facebook "Orgogliosi di aver frequentato la scuola pubblica". Nato in seguito alle parole del premier Berlusconi (guarda il video), ritenute offensive nei confronti degli insegnanti che lavorano negli istituti statali, dopo poche ore contava già più di 2mila fan. Tra gli iscritti, studenti, ex studenti, insegnanti.

"Io lavoro in una scuola pubblica e sono circondata da persone serie e impegnate" scrive ad esempio Patrizia P.. Le fa eco Silvia M. che si dice: "ORGOGLIOSA di averla frequentata e ORGOGLIOSA di lavorarci (da 10 anni e da precaria)!!!!!!".
Anche Francesca T., oggi universitaria all’estero, non rinnega la scuola italiana: "Orgogliosa di aver sempre frequentato la scuola pubblica. Una scuola con edifici scandenti, con pochi soldi ma con grandi insegnanti!!!!! Oggi sono studentessa a Strasburgo, la scuola pubblica italiana per finanziamenti pubblici è una delle peggiori in Europa... ma è una delle migliori in assoluto in Europa e nel mondo per livello d'istruzione!!".
Dello stesso parere anche Donatella F.. "Non avremo la carta igienica, non avremo le fotocopie, le lavagne interattive, i p.c. e tant’altro, ma abbiamo dignità da vendere e soprattutto da trasmettere".

"Orgogliosa sì, è dove ho per la prima volta letto la Costituzione Italiana e dove dalle elementari ti insegnano che le cose fondamentali sono il rispetto per il proprio Paese le Istituzioni,le persone civili e la legge!Tutte cose sconosciute a questo Premier e ai suoi ministri!" dice Cristina B.
E sulla pagina del gruppo campeggia proprio un video dove l’attore Ascanio Celestini legge l’articolo 3 della Costituzione: “Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge” e ai valori della Costituzione si richiama anche la lettera aperta al premier, postata da un’insegnante. “Sono orgogliosa di insegnare nella Scuola statale, sono fiera di poter trasmettere quei valori che sono scritti nella nostra Costituzione, nata dalla Resistenza e dalla cultura antifascista – scrive la professoressa Monica Fontanelli - cerco di trasmettere ai miei studenti quei valori che sono propri di una società civile e democratica. La solidarietà, la comprensione, la tolleranza, la libertà di pensiero. Cerco di formare cittadini e non sudditi, cerco di sviluppare nei ragazzi la capacità critica, la capacità di interpretare ciò che accade, il mondo nel quale vivono".

Difesa della Costituzione e della scuola pubblica saranno tutt’uno anche nella manifestazione indetta per il 12 marzo da Articolo 21, dal Comitato in difesa della Costituzione e da altre associazioni. Nato come 'Costituzione day' l'evento ha esteso le sue ragioni alla difesa della scuola, dopo le parole di Berlusconi. Le adesioni vanno dal Partito democratico, alla Rete degli studenti, all'Italia dei valori, a Farefuturo, all'Unione degli universitari. E il fronte sembra destinato ad allargarsi, a giudicare dall'ondata di reazioni, trasversale, scatenata dalle parole del premier.

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