Ruby: "Berlusconi sapeva che ero minorenne"

Cronaca
Karima El Mahrohug, detta Ruby, oggi durante la registrazione di una puntata di "Kalispera", mercoledi' 19 gennaio 2011. ANSA/DANIEL DAL ZENNARO

Il premier a processo per concussione e prostituzione minorile. Pubblicati alcuni stralci del verbale della giovane marocchina: “Non è stato difficile per me capire che mi proponeva di fare sesso con lui". RASSEGNA STAMPA, FOTO, VIDEO E INTERCETTAZIONI

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"Berlusconi mi prese da parte e mi condusse in una stanza dove restammo soli. Mi disse che la mia vita sarebbe cambiata e, anche se non ha mai parlato esplicitamente di rapporti sessuali, non è stato difficile per me capire che mi proponeva di fare sesso con lui".
Sarebbe questo, secondo quanto riferisce il quotidiano Repubblica, uno dei passaggi del doppio verbale d'interrogatorio di Ruby, che sarebbe stato decisivo per chiedere (e ottenere) il rito immediato nei confronti del premier, con l'accusa di prostituzione minorile e concussione.

Ruby: "Gli dissi che ero minorenne" - Ma, sempre secondo quanto riferisce il giornale diretto da Ezio Mauro, nel verbale la giovane marocchina (che è parte lesa nel processo) avrebbe svelato la sua età al premier, che dunque sarebbe stato a conoscenza che la ragazza era minorenne: "Fino a quel momento, la sera del 14 febbraio, Berlusconi sa che ho 24 anni. La volta successiva, mi ricordo era in marzo, l'autista di Emilio Fede viene a prendermi in via Settala, dove abitavo allora. Torno ad Arcore e là, parlando con le altre ragazze invitate, vengo a sapere che chi stava con lui, con Silvio, poteva avere la casa gratis. Alcune ragazze mi dissero di avere avuto a Milano 2 un appartamento con cinque anni di affitto pagati". Quindi Ruby specifica: "A Berlusconi avevo detto falsamente di avere ventiquattro anni e di essere egiziana. Quando mi propone di intestarmi quella casa, dovevo dirgli come stavano le cose. Non potevo più mentire. Gli dissi la verità: ero minorenne ed ero senza documenti".

"Il 6 aprile non comincerà un bel nulla" - Intanto, la difesa di Berlusconi - è ciò che scrive il Corriere della sera - ricompatta le fila: "'Di certo il 6 aprile (giorno dell'inizio del processo, ndr) non comincerà proprio un bel nulla', promettono ai piani alti el Pdl, lasciando intendere che saranno corpose e plurime le eccezioni che quel giorno verranno sollevate dagli avvocati difensori di Berlusconi, Niccolò Ghedini e Piero Longo. Mentre sul collegio tutto femminile è lo stesso premier a dirsi 'non preoccupato, e perché dovrei? Ho sempre avuto un rapporto squisito con le donne'".

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