Il titolare della Difesa ha lasciato in anticipo il Consiglio Supremo di Difesa per essere trasportato in ambulanza al San Carlo di Nancy per essere sottoposto ad accertamenti dopo che era stato colto da un senso di malessere nel corso della riunione. A febbraio era stato ricoverato d’urgenza dopo aver accusato forti dolori al petto. In quel caso gli venne riscontrata una pericardite
Il ministro della Difesa Guido Crosetto ha lasciato in anticipo il Consiglio Supremo di Difesa per essere trasportato in ambulanza all'ospedale San Carlo di Nancy per essere sottoposto ad accertamenti. A quanto si è appreso, il ministro era stato colto da un senso di malessere nel corso della riunione, un malore per cui dopo un consulto con un medico, si sarebbe deciso di andare in ospedale per ulteriori controlli. Lo scorso 13 febbraio Crosetto era stato ricoverato d’urgenza nello stesso ospedale romano. Si era presentato in autonomia a piedi al pronto soccorso, dopo aver accusato forti dolori al petto. La coronografia a cui era stato sottoposto aveva evidenziato una sospetta pericardite, confermata poi dagli accertamenti successivi. Si tratta di un'infiammazione del pericardio, la membrana che avvolge il cuore, ma - spiegarono i medici - non si sono registrati versamenti di liquido tra la membrana, cosa che avrebbe richiesto un intervento immediato. Le analisi, inoltre, non hanno evidenziato danni cardiaci. Già in passato il ministro della Difesa aveva avuto qualche problema cardiaco, con un ricovero nel 2013. Due giorni dopo il ricovero, Crosetto era stato dimesso.
Il Consiglio supremo di difesa
Oggi si è riunito al Quirinale il Consiglio supremo di difesa, presieduto dal presidente della Repubblica, Sergio Mattarella. Hanno partecipato, fra gli altri, la premier Giorgia Meloni e i ministri Tajani, Piantedosi, Crosetto, Giorgetti. L'ordine del giorno prevedeva "l'esame dello stato e dell'evoluzione dei conflitti in corso”. In un lungo comunicato del Quirinale che riassume l'analisi del Consiglio supremo di difesa, è stato comunicato che di fronte alla crisi di Gaza, l'Italia "invoca l'applicazione del diritto umanitario e in particolare delle Convenzioni di Ginevra relative alla protezione dei malati e dei feriti, del personale medico e degli ospedali". E oltre al "pieno sostegno" ribadito all'Ucraina, "rimane necessario ricercare le prospettive che aprano la via a una pace giusta e duratura in conformità al diritto internazionale".