Smog, Milano si ferma di nuovo: "Ne abbiamo pieni i polmoni"

Cronaca
Anche Filippa Lagerback è scesa in piazza a Milano per la manifestazione contro lo smog organizzata da alcune associazioni (Credit: Fotogramma)
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Non è bastato lo stop al traffico del 30 gennaio, domenica si replica. Dall’inizio dell’anno sono già 30 i giorni in cui i livelli di Pm10 hanno sforato i limiti consentiti dalla legge. E Legambiente scende in piazza contro l’inquinamento. FOTO

Un colpo di tosse contro lo smog: FOTO

di Daniele Troilo

Vedi alla voce smog:
"Coltre di nebbia densa e scura, costituita da vapore acqueo misto a fumi e altri residui di combustione, che ristagna spesso sui grandi centri industriali o urbani". Vedi alla voce Milano: "Ne abbiamo pieni i polmoni!".

Per la seconda domenica di fila il capoluogo lombardo si ferma e il candidato sindaco del centrosinistra Giuliano Pisapia lancia la sua provocazione. Il 2011 non poteva cominciare nel peggiore dei modi: dall’inizio del nuovo anno sono già 30 i giorni in cui i limiti di Pm10 (le polveri sottili inquinanti) nell’aria hanno superato i limiti consentiti dalla legge. E siamo solo ai primi di febbraio. Per questo, dopo il blocco alle auto disposto domenica scorsa, anche il 6 febbraio i milanesi lasceranno l’auto in garage e andranno in giro a piedi o con i mezzi pubblici. Lo stop alla circolazione sarà anche questa volta di 10 ore: dalle 8 alle 18. A non fermarsi però sono le polemiche.

Non sono tutti d’accordo con il blocco del traffico. Un bocciatura secca al provvedimento deciso dal sindaco Letizia Moratti è arrivata dal coordinatore provinciale del Pdl (lo stesso partito del primo cittadino di Milano), Romano La Russa, che ha definito la mossa "inutile e condivisa solo da bambini e anziani". "Rispetto la decisione dell'Amministrazione Comunale milanese in tema di ordinanze antismog – ha spiegato La Russa –  ma invito le istituzioni a tenere conto delle esigenze e richieste dei cittadini, in particolare dei commercianti e degli artigiani". Più o meno sulla stessa linea, ma con toni più sibillini, il governatore della Regione, Roberto Formigoni (sempre Pdl): “La situazione è meno tragica di come viene dipinta”. Va ricordato che un anno fa, per la precisione il 18 febbraio, in piena emergenza smog fu lo stesso Formigoni ad affermare: “L’aria che respiriamo oggi a Milano è migliore di quella che respiravamo tre anni fa” (guarda il video). E oggi, sarà ancora migliore di quella che respiravamo quattro anni fa?

Non la pensa così Legambiente che oggi, sabato 5 febbraio, è scesa in piazza per l’iniziativa “Un colpo di tosse per Milano”. Alla manifestazione (GUARDA LE FOTO) si uniranno anche altre associazioni, a partire da Italia Nostra e Genitori Antismog. “Perché nel gennaio 2011 abbiamo già superato questo limite 26 volte (per legge non deve essere superato più di 35 volte all'anno), per la salute nostra e dei nostri figli, per ricordare a chi amministra il dovere di tutela della salute pubblica, perché a Milano, ogni anno, si contano fino a 3mila morti riconducibili direttamente all’inquinamento atmosferico”: questi i motivi di chi si ritroverà in piazza della Scala per far sentire la propria voce. E la propria tosse...

Intanto anche sulla pagina di Facebook di Giuliano Pisapia, il candidato sindaco del centrosinistra che a maggio sfiderà la Moratti alle comunali, molti si lamentano di come il problema dello smog venga gestito dall’attuale amministrazione. “Ogni mattina vado al lavoro in bicicletta e spesso l'aria risulta veramente irrespirabile. Tosse e cerchio alla testa. Meno auto!”, dice Alessio. Dilva propone invece di “chiudere veramente il centro e non solo ed aumentare i mezzi pubblici”. E Davide sollecita Pisapia: “Giuliano, hai il coraggio di dire che obbiettivo politico primario è la chiusura ai veicoli privati della cerchia dei bastioni?”. Nessuna risposta. Per il momento.

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