"Nessun segno di violenza sul corpo di Elisa"

Cronaca
Elisa Benedetti
LISA BENEDETTI, RAGAZZA SCOMPARSA A CIVITELLA BENAZZONE

Secondo i risultati dell'autopsia la ragazza morta in circostanze misteriose a Perugia non avrebbe neanche assunto droga per via endovenosa. Intanto per alcuni testimoni, prima di sparire, la giovane avrebbe raccontato di un incontro con un ragazzo

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Sul corpo di Elisa Benedetti, la ragazza trovata morta in un bosco alle porte di Perugia, non ci sono segni di violenza né lesioni. E' quanto ha accertato l'autopsia dell'istituto di medicina legale dell'ospedale di Perugia.
Il medico legale Annamaria Verdelli, ha anche accertato che la ragazza non avrebbe assunto droga per via endovenosa: sul corpo non vi sarebbero infatti segni di iniezioni.

Sono stati anche eseguiti dei prelievi che consentiranno ai consulenti di stabilire se Elisa avesse assunto droga prima di morire, come avrebbero riferito agli inquirenti alcuni testimoni

Intanto emergono nuovi dettagli sulle ultime ore di vita della ragazza. "Me aspetta Matteo, devo andare da Matteo", avrebbe detto Elisa Benedetti a una delle ultime persone con cui ha parlato prima di sparire nella notte tra sabato e domenica. A scriverlo è il Giornale dell'Umbria. Secondo il quotidiano umbro la ragazza dopo l'incidente in cui è rimasta coinvolta insieme all'amica Vanessa, si sarebbe allontanata dicendo che doveva cercare questo ragazzo. Quindi si sarebbe spostata al posto di guida e avrebbe messo in moto. Al momento non è noto però chi sia Matteo. Ma il racconto dei testimoni non si ferma qui. Vanessa, a quel punto, avrebbe chiesto di essere accompagnata a cercare Elisa alla discoteca Red Zone. Qui, Elisa non ci sarebbe stata, ma un buttafuori avrebbe detto a Vanessa e ai ragazzi che l'accompagnavano di aver visto passare la ragazza con la Punto grigia, la quale avrebbe urtato un paletto della recinzione, prima di allontanarsi.
Vanessa, a quel punto, secondo il quotidiano, avrebbe chiesto ai ragazzi di accompagnarla a cercare Elisa prima a San Marco, poi a Ponte Felcino (due quartieri di Perugia abbastanza distanti l'uno dall'altro). Quindi, non trovandola, si sarebbe fatta portare a Resina, sempre una frazione di Perugia, dove i suoi genitori sarebbero andati a prenderla.

Ancora da recuperare i due telefoni cellulari con cui Elisa sabato notte ha chiamato prima il 112 e poi il 118: la ragazza potrebbe averli persi mentre camminava nella boscaglia. A meno che - ipotizzano gli inquirenti - qualcuno non li abbia presi, magari per evitare che una volta ritrovato il corpo di Elisa si potesse anche capire con chi avesse parlato prima di morire. Altro punto che gli inquirenti vogliono chiarire è se Elisa abbia comprato droga, e da chi, poco prima di morire. Secondo il racconto fatto da una conoscente di Elisa agli inquirenti, se sabato sera la giovane trovata morta ha acquistato droga potrebbe averlo fatto da qualche spacciatore nella zona di Ponte Pattoli, dove si trova la discoteca Red Zone. Sembra invece risolto il giallo del prelievo dal bancomat di Elisa. A tentare di prelevare, dopo che la carta era stata già bloccata, era stato il fidanzato della ragazza: il conto infatti era cointestato a tutti e due.

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