Doveva essere il più grande istituto paritario d’Italia, ma per la procura di Torre Annunziata, dietro l'Isef di Poggiomarino (Napoli) si nacondevano allievi inesistenti e false presenze. Due gli arresti e sei le denunce
Due arresti, sei denunce e un istituto scolastico sequestrato. Doveva essere "la più grande scuola paritaria d’Italia", come si legge nel sito web, ma, secondo la procura di Torre Annunziata, era una truffa.
L’istituto Isef di Poggiomarino (Napoli), azienda del Gruppo lmprenditoriale Boccia, per gli inquirenti, aveva infatti centinaia di studenti inesistenti e registrava false presenze per gli allievi, cui garantiva esami facili. Per le Fiamme gialle, che hanno proceduto al sequestro dell’immobile, circa l'80% degli iscritti alla scuola e comunicati all'Ufficio scolastico regionale della Campania erano in realtà inesistenti.
"Tali condotte - spiega la Guardia di Finanza - sono state architettate allo scopo di consentire all'istituto di mantenere la parità dei vari indirizzi alle scuola superiore, in tutto dieci, per poter svolgere presso la sede di Poggiomarino gli esami di maturità".
L’istituto era così capace di garantire il conseguimento facile del diploma anche a studenti privatisti, provenienti da altre regioni, e non frequentanti soprattutto, con "l'equiparazione - spiegano gli investigatori - per procedure e valore del titolo di studio al diploma conseguire presso la scuola statale corrispondente".
Il sequestro eseguito dalla Guardia di Finanza è limitato, per le attività didattiche, alle classi degli indirizzi delle scuole superiori, mentre gli arresti domiciliari riguardano l'amministratore unico della società Antonio Boccia e la dirigente scolastica generale amministrativa della scuola, accusati di associazione per delinquere finalizzata al falso ideologico. Stessa imputazione anche peri sei vicepresidi dei vari indirizzi scolastici, indagati.
L’istituto Isef di Poggiomarino (Napoli), azienda del Gruppo lmprenditoriale Boccia, per gli inquirenti, aveva infatti centinaia di studenti inesistenti e registrava false presenze per gli allievi, cui garantiva esami facili. Per le Fiamme gialle, che hanno proceduto al sequestro dell’immobile, circa l'80% degli iscritti alla scuola e comunicati all'Ufficio scolastico regionale della Campania erano in realtà inesistenti.
"Tali condotte - spiega la Guardia di Finanza - sono state architettate allo scopo di consentire all'istituto di mantenere la parità dei vari indirizzi alle scuola superiore, in tutto dieci, per poter svolgere presso la sede di Poggiomarino gli esami di maturità".
L’istituto era così capace di garantire il conseguimento facile del diploma anche a studenti privatisti, provenienti da altre regioni, e non frequentanti soprattutto, con "l'equiparazione - spiegano gli investigatori - per procedure e valore del titolo di studio al diploma conseguire presso la scuola statale corrispondente".
Il sequestro eseguito dalla Guardia di Finanza è limitato, per le attività didattiche, alle classi degli indirizzi delle scuole superiori, mentre gli arresti domiciliari riguardano l'amministratore unico della società Antonio Boccia e la dirigente scolastica generale amministrativa della scuola, accusati di associazione per delinquere finalizzata al falso ideologico. Stessa imputazione anche peri sei vicepresidi dei vari indirizzi scolastici, indagati.