"Vorremmo consolarvi ogni sera quando rientrate nelle vostre case stanchi e sconsolati, vorremmo alimentare il vostro coraggio e la forza d'animo". Così Maura e Fulvio Gambirasio ringraziano chi da più di un mese lavora per il ritrovamento della figlia
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"Vorrei abbracciarvi tutti, vorremmo ringraziarvi personalmente, vorremmo stringere le vostre mani logorate dal freddo e dal gelo". Inizia così la lettera di ringraziamento che i genitori di Yara Gambirasio hanno fatto avere a tutti i volontari che da oltre un mese stanno partecipando alle ricerche della figlia. Fulvio e Maura Gambirasio hanno sempre fatto conoscere la propria gratitudine ai volontari, tramite messaggi inviati al sindaco e al parroco, e portando ogni giorno dei thermos di caffè caldo ai vigili che presidiano l'ingresso della loro via. Nei giorni precedenti al Natale hanno deciso di scrivere (sullo stesso foglio di
quaderno a quadretti sul quale hanno redatto l'appello lanciato nei giorni scorsi) un vero e proprio messaggio di ringraziamento, che hanno fatto avere al Consorzio di polizia locale dell'Isola a Madone, dove da qualche settimana è insediato il centro delle ricerche.
Il messaggio, toccante e in alcuni passaggi simile a una preghiera, è stato trascritto e poi dal computer dei vigili inviato via e-mail ai volontari.
"Vorremmo aiutarvi materialmente con la nostra presenza - si legge nella lettera - vorremmo consolarvi ogni sera quando rientrate nelle vostre case stanchi e sconsolati, vorremmo alimentare il vostro coraggio e la forza d'animo che vi spinge a credere e a continuare. Vorremmo rinvigorire la speranza che risiede in voi e che vi sorregge giorno dopo giorno. Vorremmo inchinarci davanti a voi tutti, giovani e anziani, genitori e figli, volontari e gente comune, forze dell'ordine e semplici cittadini, giornalisti e politici,
ricchi e poveri, alti e bassi, forti e deboli, brembatesi e non, tutti diversi fra voi ma nello stesso tempo tutti accomunati da un indescrivibile amore, che vi fa onore e soprattutto degni di una smisurata riconoscenza, da parte di una piccola famiglia che vi ammira ed è fiera del vostro grande segno d'amore e di speranza.
Grazie. FULVIO E MAURA".
Molti dei destinatari hanno risposto al messaggio, dicendosi solo dispiaciuti di non poter fare di più e spiegando che lettere come questa li spingono a lavorare con anche maggiore
dedizione.
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quaderno a quadretti sul quale hanno redatto l'appello lanciato nei giorni scorsi) un vero e proprio messaggio di ringraziamento, che hanno fatto avere al Consorzio di polizia locale dell'Isola a Madone, dove da qualche settimana è insediato il centro delle ricerche.
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"Vorremmo aiutarvi materialmente con la nostra presenza - si legge nella lettera - vorremmo consolarvi ogni sera quando rientrate nelle vostre case stanchi e sconsolati, vorremmo alimentare il vostro coraggio e la forza d'animo che vi spinge a credere e a continuare. Vorremmo rinvigorire la speranza che risiede in voi e che vi sorregge giorno dopo giorno. Vorremmo inchinarci davanti a voi tutti, giovani e anziani, genitori e figli, volontari e gente comune, forze dell'ordine e semplici cittadini, giornalisti e politici,
ricchi e poveri, alti e bassi, forti e deboli, brembatesi e non, tutti diversi fra voi ma nello stesso tempo tutti accomunati da un indescrivibile amore, che vi fa onore e soprattutto degni di una smisurata riconoscenza, da parte di una piccola famiglia che vi ammira ed è fiera del vostro grande segno d'amore e di speranza.
Grazie. FULVIO E MAURA".
Molti dei destinatari hanno risposto al messaggio, dicendosi solo dispiaciuti di non poter fare di più e spiegando che lettere come questa li spingono a lavorare con anche maggiore
dedizione.